La pianista e direttrice artistica racconta a Jazz Meeting il gruppo che riunisce due storici componenti dei King Crimson: Tony Levin e Pat Mastelotto, in una formazione inedita con il chitarrista Markus Reuter
di Giancarlo Bastianelli© Ufficio stampa
"Spoleto Jazz" continua la sua programmazione, che ha già registrato due "sold out" e numerosi consensi di critica e pubblico, nei primi due appuntamenti musicali. Il concerto del quartetto di Sarah McKenzie ed il trio di John Scofield hanno "colto nel segno", anche grazie all'abilità della direttrice artistica Silvia Alunni, che con l'aiuto del suo staff ha dato vita ad una manifestazione ormai fortemente consolidata e soprattutto amata da un pubblico sempre più vasto. Venerdì 10 novembre alle 21 al Teatro Caio Melisso è di scena il jazz progressive: arrivano infatti dalla Gran Bretagna gli Stick Men, supergruppo che riunisce due storici componenti dei King Crimson: Tony Levin e Pat Mastelotto, in una formazione inedita con il chitarrista Markus Reuter. Silvia Alunni pianista di solida formazione classica, poi passata al jazz, ha lavorato con alcuni dei nomi più importanti, riconducibili ai due ambiti musicali.
È lei stessa grande appassionata del prog che negli anni '70 attinse a piene mani nel repertorio classico; basti pensare oltre agli stessi King Crimson, anche a band come i Genesis, i Jethro Tull o Emerson, Lake and Parlmer. Nostra ospite a "Jazz Meeting", Silvia Alunni è raggiante nell'ospitare un progetto come Stick Man.
"Sono tre musicisti che non hanno mai lavorato in un ambito preciso - dice Silvia Alunni - forse per questo rispecchiano lo stile del festival. Io ascolto musica a 360 gradi, cerco di proporre al pubblico un programma variegato e gli Stick Man rappresentano il paradigma di questa musica. Levin, oltre ai King Crimson, è da decenni a fianco di Peter Gabriel artista che io seguo e ammiro fin dalla sua esperienza con i Genesis. Levin ha lavorato sia in studio che dal vivo con il cantante e cofondatore dei Genesis, ed è stato al suo fianco anche nella recente tournée in Italia. Levin ha suonato anche con Claudio Baglioni nell'album "Oltre". Per questo sono felicissima di avere Spoleto il progetto Stick Man, con Levin, Mastelotto e Reuter".
Grande successo anche per il concerto di Scofield con suo trio
John Scofield ha fatto la storia della chitarra jazz, si inserisce nel solco di altri grandi chitarristi che negli anni abbiamo ospitato nel nostro festival. Il calore e l'attenzione del pubblico ci hanno fatto comprendere che la scelta di portare a Spoleto un nome del suo spessore, è stata quella giusta. Scofield ha avuto il privilegio di suonare con i più grandi musicisti del jazz.
L'ultimo appuntamento del festival sarà il 17 novembre con il pianista Tigran Hamasyan
Sarà un grande piacere ospitarlo, si esibirà col suo trio per presentare dal vivo il suo ultimo album di brani originali, "The call within". Lui fa pochi concerti dal vivo, privilegiando la qualità alla quantità, cosa che abbiamo fatto anche noi negli anni, nel proporre musicisti a Spoleto Jazz, scegliendo forse la strada più difficile ma anche entusiasmante, cercando di migliorare di anno in anno la nostra offerta.