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Silvia Colasanti apre il Festival dei Due Mondi di Spoleto

La musicista, gradita ospite a "Popular, racconta la sua opera "Proserpine"

Silvia Colasanti apre il Festival dei Due Mondi di Spoleto - foto 1
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Trepidante attesa a Spoleto, per l'inizio della 62esima edizione del Festival dei due Mondi.

La prima al teatro Giancarlo Menotti, sarà un'opera inedita tratta da un romanzo della scrittrice Mary Shelley e musicata dalla compositrice Silvia Colasanti. La musicista, gradita ospite a "Popular", ci parla della nascita del progetto..... "L'idea della 'trilogia sul mito' - spiega Colasanti - è stata di Giorgio Ferrara, direttore artistico del Festival: regista, attore e uomo di teatro, che mi ha commissionato 'Proserpine' che presentiamo a Spoleto".

Una storia antichissima, come quella del mito del Minotauro, riletto lo scorso anno e tratto dall'opera di Dürrenmatt. Una proposta, quella di comporre la musica per questa rappresentazione, che mi è stata fatta dallo stesso Ferrara con René De Ceccatty, un testo molto particolare che abbiamo lasciato in inglese, perché è secondo noi importante farlo conoscere al pubblico nella lingua originale.

E' un testo che pur nascendo per le scene non è mai stato rappresentato, neppure per il teatro. Ho lavorato da compositrice sull'aspetto della drammaturgia musicale, poi con Giorgio e Renè abbiamo trasformato il testo in un libretto d'opera; ho creato un preludio e rappresento anche la scena del ratto di Proserpina, che Mary Shelley non ci mostra nel suo racconto.

Dietro a questa rappresentazione c'è stato un grande "lavoro di squadra"
Sia io che Giorgio Ferrara siamo consapevoli che la riuscita di un opera non è ascrivibile solo ai singoli elementi, ma alla sinergia che si crea tra compositore regista e Direttore d' Orchestra, in questo caso Pierre-André Valade che insieme all'Orchestra Giovanile Italiana, ha svolto un grandissimo lavoro, curando insieme a noi l'opera nel dettaglio. Non posso non citare anche le co-protagoniste dell'Opera: il soprano Disella Larusdottir nel ruolo di Proserpina e il mezzosoprano Sharon Carty in quello di Ceres; la loro duttilità ha consentito di interpretare al meglio la musica che ho composto.

Sei al lavoro anche per progetti futuri
La Philarmonie di Parigi mi ha chiesto di portare in scena il Minotauro che fu la prima del Festival Dei Due Mondi dello scorso anno, in un tournée in Francia che si concluderà proprio nella capitale francese. Sto anche lavorando un testo di Maria Grazia Calandrone, con un'Opera per: voce recitante, coro e orchestra, che sarà rappresentato in Duomo a Firenze in occasione dei 600 anni dall'edificazione della cupola del Brunelleschi, che ricorrono il prossimo anno.

L'Opera Del Duomo di Firenze mi ha chiesto di ricordare questo evento, attraverso una serata di teatro e musica. Ora però la mia attenzione è rivolta a Spoleto dove oltre ad esprimermi al meglio dal punto di vista lavorativo, ho trovato una famiglia.