Il compositore presenta la raccolta "Tidbeats", con le più belle colonne sonore della casa discografica "Cinevox"
di Giancarlo Bastianelli© Ufficio stampa
Il gruppo editoriale Bixio festeggia nel mondo migliore i cento anni della sua creazione, pubblicando il cofanetto "Tidbeats", su etichetta "Cinevox" e con la collaborazione esecutiva di AMS Records, la produzione di Carlo Bagnolo e la distribuzione esclusiva di BT.
Il doppio cd o il quadruplo lp, presentano oltre 150 brani originali e inediti di compositori del calibro di Stelvio Cipriani, Piero Umiliani, Gianni Ferrio, Giorgio Gaslini, Riz Ortolani, Armando Trovajoli, Piero Piccioni, Carlo Rustichelli e tanti altri grandi maestri della colonna sonora italiana.
La stanza del vescovo (1977), Quelle strane occasioni (1976), Nell'anno del Signore (1969), Due cuori, una cappella (1975), Febbre da cavallo (1976), Satyricon (1969) sono solo alcuni dei titoli dei film, arricchiti da colonne sonore indimenticabili.
"Tidbeats" è disponibile in doppio CD digipack oppure in boxset costituito da un lussuoso slipcase in plastica trasparente contenente 4 LP in vinile nero 180 grammi; ciascun disco è corredato di OBI e contiene un inserto 30x30cm.
Abbiamo il piacere di ospitare a "Popular" il musicista e compositore Franco Bixio, fondatore dei mitici studi di registrazione "Trafalgar" a Roma.
Posso definire il lavoro fatto nel mettere in campo quest’opera, dice Franco Bixio, una sorta di scommessa che ho accettato. "Tidbeats" non è soltanto il frutto di una strategia aziendale, ma di una fortissima passione per il cinema e la musica. Alessio Santoni ha curato la ricerca riguardo ai brani da inserire nella raccolta.
La sua è stata un ricerca minuziosa, attraverso i nastri delle varie colonne sonore, per capire cosa poter inserire.
Alessio si è talmente appassionato, da darci degli input sui vari brani da inserire. Insieme a lui abbiamo riscoperto composizioni create da personaggi di del calibro di Piero Piccioni o Riz Ortolani, fino ad arrivare a me fe Fabio Frizzi e a Vince Tempera.
Nomi cult della nostra etichetta la Cinevox, che crearono suoni del cinema italiano degli anni ’70 e ’80, la cui fama andò spesso ben oltre in confini nazionali.
Colonne sonore di film, arrivate fino alle nuove generazioni che hanno dimostrato grande interesse, nei confronti di queste musiche.
Un lavoro lungo e di grande attenzione...
Si, in particolare quello di Santoni, che da certosino è andato ad ottimizzare i brani che sono stati poi racchiusi in "Tidbeats" e che abbiamo poi trasferito dai master originali, lasciando anche gli effetti dello studio con le voci dei compositori, che impartivano le loro direttive ai musicisti ed ai tecnici in studio.
Lo scopo di questa operazione è stato quello di avvicinare ancora di più l'ascoltatore al modo di registrare di quel periodo, con le immagini dei film che venivano proiettate sullo schermo e l'orchestra che suonava dal vivo, per "sonorizzare" il tutto.
Fondando "Trafalgar" lei ha creato un grande punto di riferimento non solo per musicisti e tecnici, ma anche per tante persone che hanno lavorato nella musica.
Si, decidere di dare vita a questa esperienza è stato una specie di sbocco naturale. Gli studi ebbero subito un grande appeal per tutte le persone che gravitavano attorno alla musica ed al cinema.
Da noi c'era la possibilità di registrare anche in tre studi contemporaneamente, in ambienti particolarmente ampi, studiati per ospitare anche grandi orchestra.
Lavorarono per noi alcuni dei più quotati tecnici del suono; su tutti cito Giorgio Agazzi per il cinema e Gaetano Ria per la musica, quest'ultimo ancora attivissimo.
Creammo un "sound Trafalgar", grazie all'acustica particolare delle varie sale. Basta visionare il sito di "Trafalgar", per rendersi conto di quanti musicisti e di quale livello abbiano suonato da noi nei decenni. L'idea del "Trafalgar" partì per registrare produzioni del nostro catalogo ed arrivò ad avere fama internazionale.
Quello dei cento anni è un traguardo importante per la vostra casa editrice
Il merito fu di mio padre, che compose più di mille canzoni, molte delle quali entrate nella storia non solo della musica, ma anche della cultura italiana: "Parlami d'amore Mariu', "Mamma" o "Quanto sei Bella Roma", solo per citare alcuni titoli. Fu mio padre ad incoraggiare me e i miei due fratelli a studiare musica.
Anche lei con Frizzi e Tempera ha firmato molte colonne sonore
Essendo di formazione musicale romantica, venivo considerato molto adatto per le musiche da film. Con Fabio Frizzi e Vince Tempera demmo vita ad una collaborazione che ci diede grandi soddisfazioni. Con loro ho composto le colonne sonore di una ottantina di film da "Febbre da Cavallo" a "Sette note in nero" e naturalmente le colonne sonore dei film di Fantozzi. Il nostro non era solo un rapporto meramente professionale, ma anche e soprattutto umano.
"Cinevox" lanciò anche i Goblin con la colonna sonora di "Profondo Rosso"
Fu mio fratello Carlo che non é più con noi, ad accorgersi delle potenzialità dei Goblin, quando Dario Argento stava lavorando a "Profondo Rosso". Dopo una riunione con i membri della band, Dario e mio fratello, furono poste le basi per la colonna sonora, che nacque dai una sinergia importante; forse proprio per questo è arrivata fino a giorni nostri con un fascino intatto, diventando un caposaldo della musica italiana ed internazionale.
Oggi come ieri la casa editoriale Bixio e "Cinevox" danno grande spazio alla valorizzazione dei giovani
Recentemente abbiamo dato vita a due "contest" dedicati uno agli arrangiatori e uno ai grafici. Ciò permetterà agli uni agli alti di sviluppare e far emergere le loro qualità nei rispettivi campi. Il rapporto con i giovani è stato sempre peculiare per la nostra casa editrice,fin da quando mio padre, ormai cento anni fa, si circondò dei migliori giovani musicisti e collaboratori in circolazione, per dare inizio alla sua avventura, arrivata fino ai giorni nostri.
Inoltre ci fa molto piacere che le nuove generazioni siano affezionate al vinile, proprio per questo "Teadbeats" è pubblicato anche nel formato in vinile da 180 grammi.