Il pianista ospite di Jazz Meeting
"Changing Shapes" è il titolo disco che segna l'esordio del giovane e brillante pianista napoletano Lorenzo Vitolo e del suo trio, pubblicato dalla Challenge prestigiosa etichetta con sede in Olanda, Paese dove Lorenzo si è spostato, spinto dalla voglia di allargare i suoi orizzonti musicali. Il trio di Lorenzo Vitolo si forma nel 2018 a Groningen, in Olanda e fonde le comuni influenze jazz con l’apporto della musica brasiliana da parte del contrabbassista Rafael Abdalla. L’altro componente della formazione è George Potamianos, batterista, greco di Patrasso, che dopo gli studi musicali nel suo paese, si è trasferito in Olanda per completare la sua formazione jazz. Lorenzo ha vinto numerosi premi e ottenuto riconoscimenti internazionali: primo premio al Leiden Jazz Award 2019 (NL), terzo posto a UNISA National Piano Competition 2020 a Pretoria (SA), primo premio a Lucerne School of Music International Jazz Piano Competition 2019 (CH), fino a trascorrere sei mesi a New York studiando per il "New York Jazz Master" di Groningen.
"ll disco nasce da un periodo di riflessione e di confronto con gli altri due musicisti", come ci conferma Lorenzo, ospite a Jazz Meeting. "Con 'Changing Shapes' mi sono preso il tempo necessario per mettere assieme tutte le composizioni e creare qualcosa di originale". Il pianista racconta: "Scegliendo i brani del disco, ho avuto l'occasione di unire arrangiamenti che curai qualche tempo fa come 'Blue in green', classico di Miles Davis, che avrei già voluto realizzare in precedenza, ad altri che invece ho composto in tempi più recenti, prima di registrare questo mio primo disco. Con il trio ho vinto il concorso in Olanda il Leiden Jazz Award 2019, che mi ha dato la possibilità di dare alle stampe un lavoro per un'etichetta prestigiosa come la Challenge. 'Changing Shapes' riflette il modo in cui ho iniziato a studiare e suonare il jazz, ma anche il modo in cui ho organizzato il gruppo.
Come mai ha scelto l’Olanda?
Inizialmente sono andato in questo Paese, con lo scopo di compiere un percorso di studio che a Groningen prevede anche un semestre a New York, un’esperienza quella nella metropoli americana che mi è stata di grande aiuto. L’Olanda è sempre stato un crocevia importante in campo culturale, quindi anche in quello musicale.
Cosa puoi dirci dei tuoi progetti futuri?
In questo momento sto studiando musica diversa rispetto a quella che mi ha portato a scrivere “Changing Shapes”. Lo scopo per quanto riguarda i miei progetti futuri è quello di mettere insieme le tessere di un mosaico, non so dire se in futuro realizzerò ancora qualcosa con il trio o con un altro tipo di formazione. Al momento sono molto soddisfatto della riuscita di “Changing Shapes”.