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Jazz Meeting incontra Luciano Macchia degli Ottavo Richter

Il trombettista presenta il nuovo album "GIF" dellʼironica band milanese

Si intitola "GIF" ed è distribuito da Egea Music, il nuovo disco degli Ottavo Richter, l'ironica band milanese, che spazia dal blues, al jazz alle sonorità giamaicane.

L'album è prodotto dagli Ottavo Richter – Luciano Macchia, al trombone, Alessandro Sicardi, alla chitarra elettrica, Raffaele Köhler, alla tromba e flicorno, Marco Xeres, al basso elettrico, Domenico Mamone, al sax baritono e Paolo Xeres, alla batteria - e registrato, mixato e masterizzato da Alessandro Sicardi. Gli Ottavo Richter nascono a Milano nel 2004 dall'incontro tra Luciano Macchia e Raffaele Kohler con Alessandro Sicardi e Domenico Mamone.

Il primo album viene prodotto quasi subito, all'inizio del 2005: "Molly Malone's" poi "Clinkin' Glasses" del 2010. Il terzo disco della band viene prodotto nel 2012 e contiene musiche e sonorità eterogenee. Nel 2015 il gruppo pubblica il quarto album, "X Anniversario”. Proprio l'eclettico Luciano Macchia è nostro gradito ospite questa settimana a “Jazz Meeting”.

 

"Sicuramente con questa nuova pubblicazione - ci dice il musicista - siamo arrivati al quarto disco di inediti, il quinto se si considera anche la raccolta uscita per i nostri dieci anni di carriera ormai un anno fa. L'unica nostra missione è quella di continuare a suonare, poi a seconda dei vari periodi pubblichiamo il disco, che è una sorta di istantanea del momento che viviamo, come nel caso di questo nuovo Gif".

 

Il disco si avvale di ospiti come Gianluigi Carlone della Banda Osiris che firma il testo e canta in”Prima di Regalare Pensa”, poi Gnut (Claudio Domestico), che ci ha proposto di reinterpretare la cover di “Telefona” degli Squallor. C'è anche Fabrizio Settegani che canta “Ho Voglia di Te”.

 

La vostra formazione è prettamente classica...
Ho iniziato in ambito classico con il trombone, poi mi sono dedicato a tutto il resto, ho cercato di uscire dai canoni della musica classica che è comunque interessante. E' stato un voler "allargare gli orizzonti" anche se la classica per me è stata molto importante dal punto di vista formativo; tutti noi di “Ottavo Richter” ci siamo formati in Conservatorio, in ambito accademico, ciò che abbiamo imparato ci stato utilissimo, è stata un'ottima base per poi attraversare altre esperienze musicali.

 

Il fatto di suonare spesso in strada vi “avvicina” ulteriormente al pubblico
Abbiamo già presentato “Gif – Tour” nelle città dove era più facile suonare per strada, ed abbiamo avuto un contato diretto con il pubblico, molti si fermavano ad ascoltare e volevano conoscerci. Abbiamo riscoperto il gusto di suonare, per noi è stata un'esperienza completamente nuova. Le persone gradivano ciò che suonavamo.

 

Il “Giro d'Italia Fai da Te” prosegue quindi?
Si, ma senza programmare troppo, per lasciare intatto lo spirito estemporaneo del progetto, esibendoci anche in città dove si può suonare anche senza permessi.