SWEET NOTHINGS, World Press Photo2008
Sweet Nothings di Vanessa Winship
a cura di Claudio Composti
dal 19/10/10 al 6/11/10
MC2 Gallery
Dolci messaggi ricamati su grembiuli di giovani ragazze ritratte ai confini ai confini dell'Armenia, dell'Iran, dell'Iraq. Una Turchia che vuole entrare nella comunità europea e che qui appare lontana nel tempo.
Sembrerebbero scatti dell'altro inizio secolo se non fosse per ciò che rivelano al di sotto dei grembiulini: calze a volte in disegni fantasia, oltre a quelle bianche o nere d' ordinanza, ma soprattutto le scarpe. Alcune che inducono tenerezza come quelle aperte con l'alluce che spunta al di fuori delle calzette, scarpe da ginnastica, ballerine.
Una semplicità assoluta nel porsi di fronte all'obiettivo, con i loro occhi penetranti e talvolta una risata che scoppia per togliere l'imbarazzo. Alcune con volti che ricordano Penelope Cruz o a Frida Kahlo. Un mondo dell'infanzia colto in "emergency area" che però ci raccontano di giovani che hanno il privilegio di una scolarità che qui le aveva sempre relegate in casa, inchiodate ai lavori domestici o nei campi.
Stando alle stime dellUnicef, ogni anno tra le 600 e le 800mila ragazze turche che hanno raggiunto letà della scuola dellobbligo non riescono a frequentare le lezioni o perché ostacolate dalle loro famiglie o per difficoltà logistiche. Nella parte più povera della Turchia, molte adolescenti sono sottratte alla frequentazione delle scuole superiori perché forzate dalle loro famiglie a sposarsi.
"Volevo regalare a queste bambine un piccolo momento di importanza. In quell'istante erano sole con la propria innocenza, con la fragilità, la semplicità e la grazia"
Volti quasi senza tempo che rivelano l'appartenenza ad un mondo rurale, sicuramente povero, ma che in quei ricami che immaginiamo colorati danno all'austerità un tocco di voglia di qualche cosa di diverso che appunto con la scuola, potrebbe cominciare.
Ci piacerebbe seguire la loro storia.
Gianni E. A. Marussi
Vanessa Winship è una fotografa inglese, ma ha vissuto e lavorato nei Balcani e in Turchia per quasi un decennio.
Nelle sue immagini, si concentrano finzione e realtà,toccando concetti quali confine, terra, memoria, identità e storia.
Il suo lavoro è riconosciuto a livello internazionale.
Con la serie Sweet Nothings ha vinto il World Press Photo 2008 categoria ritratti.
Unimmagine costante che lha sempre colpita è stata quella delle scolare nei loro vestitini blu, gli stessi in ogni capitale, città o villaggio.
Questi piccoli vestiti, con i loro colletti di pizzo e dolci messaggi ricamati sui corsetti, erano il simbolo della Turchia come Stato, ma le ragazze che li indossavano erano semplicemente delle ragazzine.
Ai confini dellIraq, Iran e Armenia, cè una regione, eufemisticamente chiamata the emergency area, in cui, a causa di una guerriglia, più di un migliaio di persone ha perso la propria vita.
I vestiti erano ancora gli stessi. Fino a poco tempo fa,molte ragazze, in queste zone remote,non andavano a scuola. Per una questione di valori tradizionali, erano tenute a restare in casa. Sempre più consapevole di questo disagio, il governo turco ha avviato una campagna di scolarizzazione femminile. Lentamente, il numero delle ragazze che si iscrivono a scuola, è aumentata.
Quelle di Vanessa Winship sono ragazze al confine, non solo in senso geografico:il confine della possibilità (o dellimprobabile, forse). Il confine di un mondo che le potrebbe cambiare, potrebbe dar loro una possibilità in più (per quanto remota). Guardando i volti di alcune di loro, non si può non pensare a quanti mondi paralleli esistano e quanto sia fondamentale dove si cresce. Quante di loro, ripulite e in un contesto occidentale potrebbero diventare future donne in carriera, bellissime modelle (alcune), forse attrici, o solo Donne, consapevoli e padrone del loro Destino?
Mi ha toccato la gravità del loro comportamento, in quel preciso momento di fronte alla fotocamera, la loro fragilità, la semplicità, la grazia, la vicinanza agli altri, dice la Winship ma soprattutto la loro assoluta mancanza di atteggiamenti.
Vanessa apre una finestra su un mondo per noi lontano anni luce: un mondo che non vediamo,ma che esiste. Non troppo lontano da noi.
Vanessa Winship, ha ricevuto due volte il premio World Press Awards ed ha esposto allevento annuale Photographic Portrait Awards alla National Portrait Gallery di Londra. Nel 2008.
Vanessa ha ricevuto LIris DOr dal Sony World Photography Awards come fotografo dellanno.
Il suo lavoro è stato proiettato al Visa Pour LImage e al Rencontres dArles, ed è stato esibito in diverse mostre personali in Europa.
Lavora con limportante Agenzia VU a Parigi e con il progetto Sweet Nothings ha vinto la sezione Discoveries PHE Brugal Extra Viejo di PHotoEspana2010.
orari: da martedì a venerdì 11-13 15-19
sabato su appuntamento
ingresso: libero
MC2 Gallery
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MILANO
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