Palazzo Ducale ospita il genio
Il 5 aprile nella città urbinate si inaugura la mostra Raffaello e Urbino, un tributo alla città natale dellartista.
Sede della mostra è lo splendido Palazzo Ducale, che oggi ospita la Galleria Nazionale: due sono le sale che sono state coinvolte nellesposizione, il Salone del Trono e le sale dellAppartamento della Duchessa.
Lo scopo della mostra è quello di mettere in luce, per la prima volta, il rapporto significativo tra Raffaello e la sua città, gli anni giovani della formazione del genio cinquecentesco, lhumus urbinate e le sue botteghe. Troppo spesso infatti i libri di storia dellarte e le biografie tacciono sulla sua formazione giovanile e sulle tracce che Urbino ha lasciato nello stile di Raffaello, limitandosi a considerare la città soltanto come il luogo che gli ha dato i natali nel 1483.
La mostra vuole quindi recuperare e valorizzare la relazione che intercorre tra lartista e la città marchigiana, o meglio, tra Raffaello e la corte urbinate che nel corso del Cinquecento era un incredibile vivaio di letterati, filosofi, pittori, scultori, uomini di talento, cui aveva dato impulso già nella metà del Quattrocento il duca Federico da Montefeltro, sensibile alle arti e alle lettere, nonché mecenate di molti geni dellepoca.
Raffaello non poté non risentire di questo sostrato culturale assai vivace e promettente, dove fu introdotto dal padre Giovanni Santi, pittore e poeta già alla corte di Montefeltro (che proprio in onore del duca, in occasione delle nozze del figlio Guidobaldo, aveva scritto una Chronaca rimata).
Le ricerche archivistiche in corso hanno peraltro portato alla luce un numero incredibile di documenti inediti che mostrano il tessuto artistico in cui si è formato il giovane Raffaello e gli stretti legami, mai interrotti, con la sua città natale, sia artistici sia di natura economica. A Urbino in quel periodo era presente persino Bramante, che insieme alle personalità di Girolamo Genga e Timoteo Viti, ha tracciato il percorso artistico di Raffaello. Senza tralasciare poi il rapporto con il Perugino che la tradizione storiografica, da Vasari in avanti, ha messo in luce, e che è oggetto anche del nuovo percorso espositivo.
Linfluenza del padre si percepisce soprattutto nelle opere giovanili dellartista, così come quella della corte: la mostra espone, allo scopo, ben 20 dipinti e 19 disegni originali dellautore e li mette in relazione con la pittura di Giovanni Santi e di altri pittori vicini alla fase giovanile della sua formazione urbinate (32 dipinti e 10 disegni).
Una sezione della rassegna è inoltre dedicata al rapporto dellopera di Raffaello con la più importante produzione del ducato di Urbino, la maiolica, basata sulle immagini raffaellesche: inedita è lesposizione di un pezzo che fu derivato direttamente da un disegno originale dellartista, e non da una sua incisione.
U. Lacatena
Info: Palazzo Ducale Galleria Nazionale di Urbino
5 aprile -12 luglio 2009
Martedì-domenica, 8.30-19.15; lunedì 8.30-14.00
Tel. 39 0721 820656
www.palazzoducaleurbino.it