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Ultime novità dalla libreria

Mondadori, Mursia e Piemme

11 Giu 2008 - 08:04

Elizabeth Abbott

Storia della castità

In un mondo che sembra aver smarrito ogni equilibrio riguardo al valore della sessualità, e in cui i media ricorrono con sempre maggior frequenza a immagini di contenuto esplicitamente erotico, la castità rischia di essere ridotta alla triste e indesiderabile conseguenza di una condizione "innaturale", come la reclusione in carcere o in convento, o di uno stato patologico. Eppure, per almeno tremila anni e fino a poco tempo fa, è stata, soprattutto per le donne, il frutto di una scelta consapevole per poter esercitare un controllo sul proprio corpo e sul proprio destino, sottraendosi alle inflessibili norme della società patriarcale che le condannava all'unico ruolo di mogli e madri. In Storia della castità Elizabeth Abbott affronta questo tema considerandolo non una questione etica o filosofica, ma un fenomeno storicosociale che si è manifestato in tutte le culture e in numerose varianti. Così, dalle esperienze di mistici cristiani come santa Caterina da Siena, di sacerdoti inca e di saggi indù, si passa alle sfide all'ordine costituito lanciate da Giovanna d'Arco (che rinunciò a ogni aspetto della femminilità in cambio di una vita da guerriero) ed Elisabetta I (che, a dispetto delle pressioni della corte, volle rimanere nubile e vergine), per arrivare ai giorni nostri, in cui si decide di essere casti per timore dell'ai ds (emblematico il caso del campione di basket "Magic" Johnson il quale, dichiaratosi pubblicamente sieropositivo, affermò che "il sesso più sicuro è quello che non si fa") o, all'interno del rapporto di coppia, come antidoto a ogni forma di possessività e gelosia. Pur riservando al mondo femminile uno sguardo privilegiato, l'autrice dedica ampio spazio anche a tutte le categorie di uomini che hanno praticato la castità liberamente - per esempio i Padri del Deserto e gli atleti greci - o perché costretti, talvolta con metodi brutali, dalla mentalità e dagli usi del loro tempo, come gli eunuchi bizantini o i castrati dell'opera lirica. La castità dunque, sostiene la Abbott, non è in sé né un valore né un disvalore, ma in tutte le epoche e le circostanze ha presentato il duplice e ambivalente aspetto di rinuncia intenzionale o privazione subita, di mezzo d'emancipazione o strumento di coercizione. Lo dimostra ai giorni nostri la scelta di alcuni giovani di astenersi dai rapporti sessuali come prova di "vero amore" e, nel contempo, la sopravvivenza in diversi paesi di pratiche barbare, quali l'infibulazione, che reprimono la sessualità delle donne.

Mondadori - pp. 528 - 25,00 euro

Giuseppe Genna

Hitler

Il personaggio che si muove attraverso snodi poco conosciuti oppure tristemente noti, il protagonista di queste pagine, è di fatto Adolf Hitler. E questo è il primo romanzo che sia mai stato scritto su Adolf Hitler. Non ci sono discronie né invenzioni; Genna piuttosto dilata particolari e fatti reali della vita del Führer, dalla sua infanzia fino al suicidio nel bunker, con sguardo attonito di fronte allo scatenamento di uno tsunami di coincidenze che conducono al potere una nullità: l'omuncolo destinato a produrre la più efferata tragedia della storia. Hitler è, secondo il suo biografo Joachim Fest, la "non persona", un essere che irradia non essere e morte, banalità e follia, l'uomo le cui donne - tutte - tentarono il suicidio. Ma qui non c'è quasi nulla della morbosità che affligge tanta storiografia hitleriana, né indagini fantasiose sulla sua vita sessuale né evocazioni di inverificate forze esoteriche: Hitler è irrevocabilmente consapevole e responsabile, gli eventi sono descritti per come è accertato che andarono. Ricamare con la finzione sulla ferita che ha marchiato a fuoco il Novecento sarebbe osceno, come ha detto Claude Lanzmann, l'autore di Shoah che ispira ogni pagina di questo libro. Strutturato per capitoli concepiti come le metope di un frontone, il romanzo di Genna sorprende per come connette i fatti più risaputi con elementi assai poco noti della vita del Führer. Dall'incredibile labirinto familiare da cui fuoriesce il piccolo Hitler, con i suoi deliri di grandezza e le sue improvvise abulie, all'esperienza limite dell'umanità disfatta nel gorgo della Männerheim, l'ostello per poveri e criminali dove passa anni da nullafacente; dall'esposizione al fuoco e ai gas della Prima guerra mondiale al ricovero in ospedale; dal rapporto incestuoso con la nipote Geli Raubal al comporsi dell'abominevole, grottesca corte dei suoi scherani. Quest'opera ispirata e severa smonta qualunque funzione mitica attribuita al Führer, è il canto che non può ma vorrebbe risarcire di amore e di pietà le vittime del suo sterminio. Senza nulla concedere a lui personalmente, all'essere che più di quaranta volte pensò di suicidarsi, non riuscendoci che alla fine, dopo aver trascinato con sé nel baratro milioni di vite.

Mondadori - pp. 632 - 20,00 euro

Andrew Nikiforuk

Il Quarto Cavaliere

Dei quattro cavalieri dell'Apocalisse - la guerra, la morte, la carestia e la pestilenza - il quarto è forse il più temibile. In effetti malattie e epidemie di ogni tipo nel corso dei secoli si sono dimostrate capaci di minare la solidità di grandi imperi, sconfiggere potenti eserciti, cambiare per sempre il nostro modo di vivere e amare. Spesso indicate come catastrofi naturali, le epidemie di massa non arrivano inaspettate e serve un potente sforzo di "civiltà" perché germi e batteri non possano ottenere risultati devastanti come più volte è successo nel corso della storia, dalla Peste Nera del Medioevo alla sifilide rinascimentale, dal vaiolo del Settecento fino all'Ebola. In questo originale saggio che è già diventato all'estero un piccolo libro di culto, Andrew Nikiforuk analizza un aspetto fondamentale ma poco indagato della nostra storia: la millenaria convivenza dell'uomo con le malattie infettive. Spiegando come e perché alcuni germi hanno raggiunto un potere così devastante per la specie umana, l'autore arriva a tracciare una panoramica della storia sociale del Vecchio e del Nuovo Mondo.

Mondadori - pp. 252 - 10,40 euro

Christiana Ruggeri

La lista di carbone

Anna, una ragazza di oggi senza passato e dal futuro incerto; Cristina, una vecchia libraia ebrea che porta nel cuore, indelebili, le cicatrici lasciate dalla Storia. Due donne che non hanno niente in comune ma che, per uno strano caso del destino, si trovano a lavorare insieme nella libreria del ghetto di Roma. Lì, tra i vecchi volumi si celano alcune lettere ingiallite che contengono i frammenti di un amore travolto dall’immane tragedia dell’Olocausto. è il segreto di Cristina ma per Anna sarà l’inizio di un viaggio che si trasformerà presto in una vera e propria indagine su un’oscura vicenda di dossier segreti, dolori e colpe che hanno travolto vittime e carnefici. Un viaggio nell’inferno della memoria dal quale Anna riemergerà portando indietro una speranza che sembrava perduta e una nuova forza per affrontare il futuro.

Mursia - pp. 264 - 17,00 euro

Mark McNay

Al fresco

Sveglia all’alba. Fabbrica. Una sizza a metà giornata con zio Albert, nascosti nel cesso tra un turno e l’altro. Una pinta giù al pub il venerdì sera e poi a casa, dalla moglie e dalla figlia. La vita di Sean è lineare come la catena di montaggio a cui lavora. Confezionamento pollame, reparto Fresco: mica schifezze come al reparto Porzioni, dove i polli vengono sezionati e c’è una puzza da restarci secchi. Sean è un tipo tranquillo, un operaio come tanti. Aveva grandi progetti, ma quando ha incontrato Maggie si è innamorato come un pesce lesso e poi è nata Donna, così lui ha finito per fermarsi a lavorare in fabbrica. Ora si limita a sognare, mentre infilza ai ganci i polli da spedire nei supermercati, oppure si concede qualche occasionale scappatella. Comunque, niente a che vedere con quello che combina quel fuori di testa di suo fratello Archie, che fin da bambino è sempre stato un teppista. Proprio oggi Sean ha scoperto che tra poche ore Archie uscirà di galera e la notizia in sé non sarebbe neppure brutta, se non fosse che Sean gli deve un sacco di soldi, che ha speso di nascosto pensando di avere tutto il tempo di riguadagnarli mentre il fratello era al fresco. Gli resta un solo giorno per correre ai ripari. Ma Archie ha già in testa un altro dei suoi loschi ricatti e non si fermerà davanti a niente.

Piemme - pp. 252 - 14,50 euro

Manuela Maria Campanelli e Luigi Ferini Strambi

Un sonno perfetto

Dopo una bella dormita ci si sente in ormai ad affrontare la vita con energia e buonumore. Al contrario, dopo una notte passata a rigirarsi nel letto e a "contare le pecorelle" si stenta a ripartire l'indomani mattina. Gli autori di questo libro parlano in modo chiaro, autorevole ed esaustivo dei disturbi del sonno più comuni - dall'insonnia al jet-lag, dalla narcolessia al sonnambulismo - e di quelli più rari - la sindrome delle apnee notturne, quella delle "gambe senza riposo". Forniscono poi testimonianze di vita vissuta, da consigli pratici, test e questionari per valutare lo stato di salute del nostro sonno e individuare eventuali campanelli d'allarme: per stare meglio con noi stessi e con gli altri anche dopo essere usciti dalle coperte.

Sperling & Kupfer - pp. 256 - 17,00 euro

Valentina Magrin e Fabiana Muceli

La chiave di Cogne

È plausibile che dopo anni di indagini e un lungo e doloro processo, non si sia ancora scoperta l'arma del delitto di Cogne? In un'inchiesta da non perdere le due autrici del libro hanno ricostruito uno dei più atroci delitti italiani svelandone finalmente il mistero. E se i mostri da sbattere in prima pagina fossero, a volte, proprio i media? Due giovani e coraggiose giornaliste ci hanno provato dando ascolto alle tante trascurate “obiezioni”, e in questo modo, guidate dall’esperienza di un esperto in materia come Paolo Cucchiarelli, hanno ripreso in mano la storia dal principio, in modo capillare, quasi ossessivo, cercando di dare voce a quello che si definisce l’elemento “stonato” di un fatto di cronaca, quello che magari proprio i mezzi di comunicazione finiscono per cancellare. Per questa ragione, le due giornaliste è come se fossero rimaste sul luogo del delitto, cercando così di fermare il tempo in quelle fondamentali 48 ore che segnarono le prime indagini, rimasticandole in continuazione per capire le cose veramente nel profondo. È stato analizzando dettaglio per dettaglio, ascoltando le bugie e le molte contraddizioni, mettendo tutto maniacalmente a confronto che Valentina Magrin e Fabiana Muceli sono riuscite nella ricostruzione di uno dei delitti più efferati della Storia d’Italia. E in questo modo, come dire, “elementare”, da vere detective, hanno scoperto quello che fin dal primo giorno era sotto gli occhi di tutti e che tutti avrebbero potuto vedere se non fosse stato, chissà se scientemente o sciattamente, occultato: l’arma del delitto.

Cavallo di Ferro - pp. 206 - 14,00 euro

Heinz von Fait

L'ultimo segreto di Hitler

È il giorno della caduta del muro di Berlino. Tra le migliaia delle persone in delirio c’è anche un vecchio professore della Germania Est. Ma non è lì per festeggiare. Deve assolvere a un compito che gli era stato affidato quasi mezzo secolo prima: recuperare ciò che lui stesso aveva nascosto, dopo averlo trafugato nel bunker del Fürer. Si tratta della freccia di Lilith, un talismano malefico tramandato nei secoli, del quale Adolph Hitler era l’ultimo possessore. È un compito delicatissimo per il professore von Seidlitz, ex ufficiale dei corpi speciali nazisti ed emissario di una loggia segreta della misteriosa Società Thule. E non sa, il vecchio militare, che altri lo stanno cercando. Ignora, soprattutto, che sta per morire. Perché gli interessi in gioco sono troppi. Inizia così un thriller pirotecnico che, tra delitti e colpi di scena, porta alla ribalta l’aspetto più segreto del nazismo: l’occultismo esercitato dall’élites dell’ordine nero delle ss, pronte a riorganizzarsi. Un solo uomo conosce la verità, il barone Heinz de Goth, nobile, discendente da una famiglia di Templari ed esperto di essoterismo, che decide di combatterle, finendo invischiato in un gorgo di sangue senza fine, che, dalla setta del Fürer, passando per il Tibet, porta in Sudamerica, dove si sono nascosti i carnefici del Terzo Reich scampati al processo di Norimberga, e di lì al più folle e inaspettato dei progetti: l’alleanza tra i nuovi nazisti e il fanatismo islamico. Partendo da una documentazione storica accumulata in decenni di studi e pressoché rimasta sepolta dalle verità ufficiali, Heinz von Fait ci regala una trama tagliente come un rasoio, svelando il lato più oscuro della follia nazista.

Aliberti - pp. 272 - 16,00 euro

Giovanni Galloni

30 anni con Moro

La storia politica italiana è ricca di punti interrogativi nascosti da segreti di Stato, silenzi e misteri che si perpetuano nel tempo. Tante domande rimaste senza risposta, che contribuiscono alla creazione di atteggiamenti di sfiducia non solo verso la politica, ma anche verso le istituzioni. Spesso la ricostruzione dei fatti non si sottrae ai condizionamenti faziosi e manipolatori del tempo in cui è rappresentata. La morte di Aldo Moro costituisce un evento profondamente significativo per chi voglia comprendere la «vera storia» dell’Italia Repubblicana. […] Le ipotesi circa le interpretazioni politiche di quella tragedia sono state tante. Molti hanno inserito l’omicidio nella tragedia rivoluzionaria delle Brigate rosse. Altri nelle infiltrazioni in seno a quella organizzazione di segmenti dei servizi segreti deviati collegati a centri di potere controriformista e reazionario. Altri ancora lo hanno collegato alla necessità di non alterare gli equilibri delle due potenze mondiali – Russia e Usa – che con gli accordi di Yalta si erano spartite le zone territoriali dell'Europa da sottoporre alla loro reciproca influenza. Chi ha visto l’intervento della Cia, chi quello del Kgb, chi quello di entrambi i servizi segreti più potenti del mondo. […]

Editori Riuniti - pp. 319 - 12,00 euro

Orhan Kemal

La lotta per il pane

Ventiquattro racconti ambientati negli anni Quaranta del Novecento, ventiquattro storie di poveri personaggi, delineati nell’atto di affrontare, quasi guerrieri inermi, la loro faticosa esistenza quotidiana, connotati e colti nella solidezza di una lingua viva, plasmata sul linguaggio parlato, allora in uso; un travagliato processo questo – letterario, linguistico, comunicativo, dunque etico, politico, estetico/sintattico – che arriva in parte a soccorrere la dizione del meddah, il narratore che raccontava agli angoli delle strade, nei caffè, sulle piazze, le storie via via sfuocate, eppure innervate di perennità, fuori del tempo, di una volta. Questa volta è invece Orhan Kemal a raccontare ciò che nelle vie, nelle piazze, nei cortili, negli occhi, nei corpi egli vede e sente succedere: in un’attualità aggiornata che mantiene la vivacità e l’indugio, i puntini sospesi del fraseggio dei narratori professionali, reinstaurando fra i personaggi messi all’opera, tirati in ballo, e visti agire, il dialogo, reversibile in apostrofe al pubblico, al lettore, a se stessi. È una discesa in campo, nell’arena della drammatica lotta per il pane. La lotta per il pane si inserisce nella collana de I Cahiers de Voyage, romanzi per viaggiatori illuminati che vogliono arricchire lo spirito e il bagaglio culturale, racconti in cui i luoghi si delineano attraverso la vita di figure emblematiche e popolari, fornendo al lettore un dipinto delle varie regioni d'Europa attraverso i secoli. Cahiers de Voyage forniscono spunti culturali attraverso le parole di scrittori contemporanei, autori di opere uniche, nate dall’emozione di visitare i luoghi d’origine di personaggi d’altri tempi. Cahiers de Voyage rappresentano un’occasione non solo per far conoscere la vita e le opere di artisti e letterati ma anche per scoprire attraverso di essi i valori e le tradizioni della gente, svelando le atmosfere delle nostre regioni quali custodi gelose di un senso antico delle cose.

Lunargento - pp.176 - 15,00 euro

Tom Hodgkinson e Dan Kieran

I piccoli piaceri dell'ozio

Senza stare a scomodare l'otium dei latini i due autori ci propongono un nuovo modo di intendere e gestire il nostro quotidiano, con libertà e con indipendenza. Perchè, quando senza sensi di colpa riusciamo a fare un sonnellino nel parco, sotto gli alberi, in estate, reclamiamo semplicemente il diritto di vivere un momento di libertà, che ci riconcilia con la natura: gli oziosi amano l anatura, il piacere ozioso è molto ecologico. Infatti "sdraiarsi in un campo e fissare il cielo può guarire il pianeta" lo stesso possiamo dire di "dormire vestiti", "prendersi del tempo per sè seduti sul water", "raccogliere foglie", "masticare fili d'erba" e tutti gli altri piaceri che molto spesso dimentichiamo ma che invece sono alla portata di tutti e sono importanti per stare bene. In un mondo di duro lavoro, stress e preoccupazioni questo libro aiuta a vivere meglio, insegnna a divertirsi, ad assaporare i piaceri della natura senza faticare e senza sperperare il denaro inutilmente.

De Agostini - pp. 208 - 15,00 euro

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