mondiali

Zambrotta, avviso all'Italia

"Dobbiamo cambiare approccio alle gare"

24 Giu 2006 - 13:56

Gianluca Zambrotta è soddisfatto della qualificazione, ma mette in guardia gli azzurri. "Secondo me dobbiamo rivedere l'approccio alla partita - ha detto il difensore - nei primi minuti soffriamo sempre. Gli Stati Uniti arrivavano prima sulla palla nella prima parte dell'incontro, la Repubblica Ceca ha fatto di più nel primo tempo. Contro gli australiani dovremo correre di più. Chi corre di più vince".

Sul tormentone Totti sì-Totti no, Zambrotta non ha dubbi: "Anch'io, come Lippi, lo farei giocare. Con lui fin qui abbiamo vinto. Non può essere al 100% ma ha disputato buone gare. E poi è un fuoriclasse, fa la differenza anche se non è al massimo". Opinione condivisa da Simone Perrotta. "Francesco non è al massimo - dice il centrocampista azzurro e della Roma - ma anche al 70-80%, può fare la differenza. Lui non è un lusso per questa nazionale: in quel ruolo lì non ce ne sono altri che fanno la differenza". "Totti sta bene - ha rincarato Gilardino - non c'è un dibattito nello spogliatoio su di lui. Francesco ha la fiducia del mister, non è assolutamente un peso perché dà sempre il massimo". Da milanista coccole anche per Luca Toni: "Lui era attesissimo e non è riuscito a fare gol. Se sei un attaccante e non segni ti cade il mondo addosso. Luca è un grande giocatore e prima o poi sarà determinante".

Se sulla carta l'Australia è un avversario decisamente abbordabile, gli azzurri indossano i panni del pompiere e gettano acqua sul fuoco dell'entusiasmo. "Personalmente avrei preferito incontrare il Brasile - azzarda Perrotta - Sarebbe stata una sfida di grande fascino, con tutti quei campioni. L'Australia è una nazionale simile agli Stati Uniti, ma più forte tecnicamente. Davanti hanno un giocatore fortissimo, Viduca e dietro c'è Kewell che gli gira attorno ed è altrettanto pericoloso. Qualcuno ha paragonato Italia-Australia a uno Juve-Atalanta? No, è come uno Juve-Milan. Lo so che le aspettative dei tifosi sono alte. Gli italiani credono che passiamo facile il turno ma noi dobbiamo stare attenti".