Telebestiario di Francesco Specchia
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Non sopporto i cori russi, cantava Battiato. Dio, se aveva ragione.Il grottesco, la prima sera, s’è consumato sul palco dell’Ariston verso mezzanotte, quando il compagno Toto Cutugno ha intonato L’Italiano , accompagnato da un coro di 43 individui vestiti con divise kaki tagliate anni 80 e cappelli dall’aerodinamica impossibile. I suddetti individui, emersi da una nebbia siberiana, sembravano soldati russi. Poi, diomio, ho realizzato che erano davvero soldati russi. Era il coro della mitica Armata Rossa -40 fantaccini più 3 generali- che cantava a squarciagola Viva l’Italia /gli spaghetti al dente/ e un partigiano come presidente, e «senza alcun accento, l’abbiamo già fatta tre volte insieme al Cremlino....» come spiegava lo scarmigliato Toto mentre trattava quei quaranta professionisti come la sua colf rumena messa in regola coi contributi pagati. Ora vi prego di analizzare bene la situazione. L’Italiano cantata in Russia, senza accento. Dall’Armata Rossa. E al Cremlino, quindi con l’autorizzazione diretta di Putin. Che è un po’ onestamente spiazzante. Come se I Ricchi e Poveri sponsorizzati da Obama interpretassero The Star Spangled Banner, l’inno americano, nella finale del Super Bowl.
Toto parlava, e cantava perfino in russo -probabilmente senz’accento-, e si compiaceva, e faceva intendere che aveva rimborsato il biglietto di tasca sua ai militari; chè, insomma, ci teneva ad averli lì come ai tempi in cui duettava con Ray Charles; e chè poi li avrebbe accompagnati, i soldatini, dal Papa e magari avrebbe fatto fare loro pure un giro al Colosseo e a Venezia. Cutugno era una betoniera di frasi affettuose e attestati di stima. E io lì, l’osservavo ipnotizzato pensando a Putin, e alle quattro decine di militari pronti a lasciare il tepore delle famiglie e delle dacie per inseguire il sogno di fare da tappeto musicale a Toto Cutugno. Un’immagine struggente. Alchè ho chiesto commento ai colleghi. C’è chi mi ha evocato Benigni con l’Orchestra Mozart di Abbado, chi il commovente film Il Concerto, chi la potente compagine canora degli alpini. Però a me è solo venuta in mente il coro dei pompieri di quel vecchio film di Bud Spencer e Terence Hill, Altrimenti ci arrabbiamo. La notte successiva ho sognato i Beatles che facevano da vocalist ai Fratelli LaBionda...