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I Decò, gemelli nella vita e nel pop

Il duo pop presenta a Space Scout "I fiori se ne fregano"

Ufficio stampa

I Decò sono un duo pop di Valdagno (VI), formato dai fratelli gemelli Marco e Matteo Visonà. Dopo l'esordio nel 2005 con “Il giardino del re”, pubblicano nel 2010 il loro secondo album, “La stanza dei colori” e a Tgcom24 anticipano che a settembre uscirà il terzo lavoro "I fiori se ne fregano". Gemelli nella vita ma anche nella musica: "E' meno complicato trovare un accordo artistico".

Perché la scelta di interpretare proprio “Fiume”?
Abbiamo scelto di riprendere con il nostro sound la canzone “Il fiume” di Garbo in quanto lo consideriamo un artista moderno e innovativo per la sua voglia di sperimentare. Si tratta di un pezzo dell'86 e avendolo riascoltato recentemente abbiamo deciso di riproporlo perché lo troviamo molto attuale sia nel testo che nella melodia. Inoltre è stato uno dei primi brani che negli anni 90, quando abbiamo iniziato a suonare dal vivo, faceva parte quasi costantemente del nostro repertorio.

Com'è nata la vostra passione per la musica?
Questa grande passione è nata intorno agli 11 anni grazie ad una tradizione familiare. Nostro padre suonava il clarinetto come hobby in un gruppo strumentale. Grazie a lui abbiamo cominciato a prendere lezioni di pianoforte e batteria (Marco) e di chitarra (Matteo) per diversi anni. Con il passare del tempo l'amore verso la musica ci ha coinvolto sempre di più tanto da diventare una professione.

Avete anche gli stessi cantanti preferiti?
Riguardo a questo non sempre le nostre preferenze coincidono. Matteo predilige maggiormente le sonorità progressive e rock mentre Marco il genere new wave/pop. Gli artisti artisti/band preferite di Matteo sono Genesis, Muse, Black Keys e U2 mentre quelle di Marco Duran Duran, Depeche Mode e The Killers.

Essere gemelli nella vita come nella musica vi ha aiutato oppure ha accentuato eventuali differenze?
Nella musica il fatto di essere gemelli e nel nostro caso un duo, ci aiuta soprattutto nella fase compositiva. Ognuno di noi scrive del proprio materiale e lo sottopone all'altro, assieme lo si valuta e si decide cosa tenere e cosa scartare. Questo a differenza di una classica band formata da 4 o 5 elementi risulta più semplice. Trovare un accordo artistico in due è decisamente meno complicato che in quattro. Nella vita di tutti i giorni essere gemelli ci ha sempre spronato a cercare di essere diversi l'uno dall'altro sopratutto rapportandoci con le altre persone in maniera che potessero capire le differenze di carattere che ci contraddistinguono.

Cosa potete anticiparci dell'album “I fiori se ne fregano”?
"I fiori se ne fregano" è il titolo del nuovo e terzo album che pubblicheremo il prossimo settembre e conterrà 10 tracce. Arriva dopo i precedenti lavori  "La stanza dei colori" presentato nel 2010 e "Il giardino del re" nel 2005. Per questo nuovo disco abbiamo composto diverso materiale (circa una trentina di pezzi) sul quale abbiamo lavorato per oltre un anno e mezzo. Le sonorità di questo disco, sono diverse da quelle dei due lavori precedenti in quanto vedono l'aggiunta più cospicua di strumentazione elettronica come sintetizzatori analogici vintage Moog e Roland. Per quello che riguarda i testi le tematiche affrontate sono: voglia di libertà, l'effimero e l'apparenza del nostro tessuto sociale, l'accettazione di sè stessi e naturalmente l'amore, trattato e descritto sotto vari aspetti e forme. A seconda dei brani abbiamo collaborato con tre produttori artistici diversi: Roberto Vernetti, (Dolcenera, Elisa e Casino Royale) Niccolò Fragile (Mina, I. Grandi, G.Grignani) e Matteo Franzan. Anche la registrazione si è svolta in tre differenti studi: il Solo studio di Vercelli, l'Hit Factory Studio di Lodi ed il Bass Department studio di Verona.