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Appena due mesi fa lo spagnolo Ezpeleta, boss del circus della MotoGp, ha assicurato che “tutti i provvedimenti per migliorare la sicurezza dei piloti sono stati presi": caschi indistruttibili, tute in pelle di canguro a prova di caduta e di fuoco, vie di fuga sempre più ampie e abbattimento dei muretti nei circuiti (come quello che uccise Kato a Suzuka nel 2003). Ma, inevitabilmente, dopo l’incidente di Sepang elettronica e gomme sono state messe in discussione.
PERCHE' L'ELETTRONICA E' FINITA SUL BANCO DEGLI IMPUTATI?
È stato ipotizzato che il complicato sistema elettronico della moto, ideato per salvaguardare la sicurezza del pilota, abbia reagito in modo anomalo. Avendo Simoncelli cercato di correggere la traiettoria della sua Honda usando il fisico, il sistema avrebbe indirizzato la moto nella direzione sbagliata e fatto finire Marco sotto le ruote di Hedwards e Rossi, invece che verso l’esterno della pista. Ma l'Ingegner Hokubu, responsabile delle strategie di bordo Honda Hrc, ha detto: "La moto era a gas completamente chiuso e in questa condizione nessuna strategia elettronica interviene”.
ALLORA LA COLPA E' DELLE GOMME?
Supersic era stato l’unico pilota a scegliere la mescola più dura e molti hanno detto che forse, dopo appena un giro, le sue gomme non erano ancora andate in temperatura e quindi che la gomma fredda avrebbe provocato la prima sbandata di Marco.
PERCHE' IL CASCO DI SIMONCELLI E' VOLATO VIA? POTEVA SALVARLO?
La ruota di uno dei piloti che segue tocca il collo del pilota a terra, la protezione vola via con il cinturino rotto. Trauma cervicale, fatale, per Sic. Un evento imprevedibile, perché nonostante l'introduzione dell'airbag nelle tute (e Marco l'aveva), è praticamente impossibile proteggere la regione cervicale se si viene investiti.