Il regista de "La Tragédie de Carmen" si racconta a "Popular"
di Giancarlo Bastianelli© Ufficio stampa
Al Teatro Caio Melisso di Spoleto, al via giovedì 11 agosto alle 20.30 la 76esima edizione della Stagione del Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto, con la rappresentazione de "La Tragédie de Carmen". Come afferma Michelangelo Zurletti direttore artistico del Teatro Lirico Sperimentale: "Questa rappresentazione non è la "Carmen" di Bizet, ma un suo ricordo, se si vuole una fantasia o un sogno". In questo adattamento del 1981, infatti, il regista Peter Brook – con la musica di Marius Constant e le scene di Jean-Claude Carrière – riesce a comprimere in ottanta minuti la partitura di Bizet, enfatizzando il nucleo tragico della vicenda. Il lavoro di regia di Alessio Pizzech – supportato dall’allestimento scenico di Andrea Stanisci, i costumi di Clelia De Angelis e le luci di Eva Bruno – si pone proprio in questa direzione.
Alessio Pizzech nella sua ultratrentennale carriera si è imposto come uno dei maggiori registi di opere liriche. È stato docente di Arte Scenica al Conservatorio “Giordano” di Foggia. Di particolare rilevanza l’attività di formatore, attuata dal ’93 in Italia e all’estero. Ha al suo attivo un contributo per la pubblicazione "I Teatri della scuola" edito dalla Provincia di Pisa.
Per Rai Radio 3 ha curato le regie di “Savinio puer Aeternus” nel 2000 e di “Pazzo d’amore” di Sam Shepard nel 2008. Pizzech ha al suo attivo un contributo per la pubblicazione “I Teatri della scuola” edito dalla Provincia di Pisa. Della prima dello spettacolo abbiamo parlato con il regista, gradito ospite a "Popular'.
Jean Claude Carriere, sceneggiatore del primo adattamento dell'opera, è stato un collaboratore di primo piano di Peter Brook, ma anche l'autore dell'adattamento dell'Opera più importante del grande drammaturgo, recentemente scomparso, vale a dire il "Mahabharata", che cambiò la storia del teatro del '900.
Insieme costruirono una versione che ha una sua autonomia, nel senso che nasce da Bizet, ma si propone come una rappresentazione autonoma. Non è una sintesi del capolavoro del compositore francese, ma qualcosa di profondamente differente.
Quale la peculiarità di questa rappresentazione?
Il fatto che in qualche modo l'opera sia rimaneggiata, anticipando o posticipando delle arie, quindi riorganizzando l'intero lavoro. L'approccio del cantante è molto teatrale, in quanto gli interpreti sono chiamati ad un impegno molto simile a quello degli attori.
Come è stata la preparazione de "La Tragédie de Carmen"?
Dietro ogni spettacolo c'è un lavoro intenso e complesso, del quale ci si rende conto molto relativamente, nel senso che quando si apre il sipario tutto è splendido. Il cast de "La Tragédie de Carmen" è composto da cantanti giovani, spesso debuttanti, chiamati a comprendere appieno un capolavoro come questo e recepire il lavoro che Brook e Carrière fecero. A questo va unito l'impegno nel correlarsi con la "Carmen" di Bizet. Personalmente credo di aver lavorato con giovani estremamente capaci e motivati.
Come è stato lavorare a Spoleto in questi anni?
Ho lavorato al Lirico Sperimentale in momenti diversi della mia vita, essere qui è sempre bello, per verificare il cambiamento del mio percorso artistico e di crescita professionale. Lavorare con giovani interpreti è un privilegio, la fatica che il regista compie è ripagata dall’entusiasmo, dalla sensibilità e disponibilità che loro hanno. Si lavora in una situazione di bellezza e questo fa bene.
Dirige l’Ensemble del Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto, il Maestro Carlo Palleschi. Sul palcoscenico del Teatro Caio Melisso, i cantanti vincitori o idonei dei Concorsi “Comunità Europea” per giovani cantanti lirici di Spoleto 2021 e 2022, oltre a quelli che la Direzione artistica ha selezionato tra i cantanti che si sono presentati alle audizioni e cantanti vincitori delle scorse edizioni: Veronica Aracri, Antonia Salzano e Tamar Ugrekhelidze saranno Carmen; Maria Stella Maurizi e Alessia Merepeza Micaela; Oronzo D’Urso e Carlo Eugenio Raffaelli Don José e Alfonso Michele Ciulla e Alberto Petricca Escamillo. Con loro, rispettivamente nelle parti di Zuniga, Lillas Pastia e Garcia, gli attori Matteo Prosperi, Valentino Pagliei e Raffaele De Vincenzi.