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A "Jazz Meeting" Stefano Battaglia e il suo lavoro "Pelagos"

Tgcom24 ha incontrato il musicista in occasione della sua partecipazione a Umbria Jazz

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Accanto a grandi nomi dello "star system" internazionale, la 45esima edizione di "Umbria Jazz", da poco conclusa a Perugia, ha ospitato numerosi artisti italiani, siano essi giovani o già affermati, che hanno guadagnato negli anni l'attenzione degli appassionati.

E' il caso di Stefano Battaglia, uno dei musicisti di punta del panorama del nostro paese, che ha presentato al pubblico il suo lavoro "Pelagos", uscito per la prestigiosa etichetta ECM, per la quale il pianista e compositore lavora ormai da molti anni ed ha dato alle stampe diversi progetti che vanno dal piano "solo", al trio, ad altre dimensioni musicali.

Il concerto nella suggestiva Sala Podiani della Galleria Nazionale dell'Umbria. Stefano, gradito ospite questa settima a "Jazz Meeting" parla così dell'impatto avuto con il pubblico del Festival. "Sicuramente ottimo - dice Battaglia -, dal momento che "Pelagos" è un lavoro che risente molto della presenza delle persone che danno una spinta ulteriore alla musica ed alla mia performance, che si avvale anche della location dove avviene, come accaduto nel caso del concerto a Perugia".

Dedicare un progetto musicale al mare è importante in un periodo come questo.
Certamente, in particolare penso al Mar Mediterraneo, teatro di tragedie che hanno visto perdere la vita a tante persone che attraversandolo, cercavano una vita migliore. Il tema dell'accoglienza secondo me è sempre sentito e riguarda tutti.

Mancavi da molto tempo ad "Umbria Jazz".
Si, dai primi anni 2000, quando presentai un progetto a due pianoforti con Enrico Pieranunzi, che mi diede una forte emozione e fu per me di grande impatto. Pieranunzi oltre ad essere un grande pianista ha sempre dato molto spazio ai giovani, suonando e vivendo la musica con loro.

La tua musica in questi anni ha subito una continua evoluzione...
Si perché pur essendo "nato" come pianista classico, sono poi passato al jazz, successivamente, nel tentativo di ampliare i miei orizzonti, anche alla musica contemporanea. "Pelagos" è un progetto che mi fa sentire a mio agio, perché in esso trovo sia la dimensione compositiva che l'improvvisazione.