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Crisi, quando la creatività "paga" Per i lavori di casa c'è l' Amicoaore

Li chiamano factotum e sono specializzati in riparazioni elettriche o interventi idraulici. Enrico, ex manager padovano, spiega a Tgcom24 come è nata lʼidea di fondare un portale per i "tuttofare"

marito a ore, di necessita virtu
tgcom24

Saremo pure ingenui, ma una delle poche cose che non si possono negare sono i sogni.

Così abbiamo pensato di andare alla ricerca di tutti quegli italiani che non si sono arresi alla crisi, ma hanno saputo rialzarsi e reinventarsi con successo. E ce ne sono. In molti hanno deciso di arrangiarsi trasformando i propri sogni in fonte di reddito.

Di necessità virtù

, appunto:

è il titolo della rubrica di Tgcom24

che parla di chi, nonostante la difficile situazione economica, si è rimboccato le maniche. Se anche tu hai sfidato la crisi e ne sei uscito vincente: scrivi e racconta la tua esperienza.
Tuttofare d'Italia, "armatevi": potrebbe essere questo il motto "anti-disoccupazione" di oggi. Continua il nostro viaggio nel lato buono della crisi, e stavolta parliamo del fai-da- te. Quando il lavoro ordinario manca la creatività, o meglio l'arte di arrangiarsi. paga. E tra le professioni emergenti, una che da un po' di tempo sta spopolando, in Italia e nel mondo, è il "marito in affitto", il "marito ad ore" o "le marì a louer". In pratica dei factotum che svolgono (soprattutto per le donne) lavoretti domestici: montare le mensole, aggiustare le ante dell'armadio, sistemare le prese, etc etc... Il punto di forza è senza dubbio la tariffa: varia dai 20 ai 30 euro all'ora e offre un servizio a 360 gradi: dall'idraulica ai piccoli interventi di edilizia. Un sogno per tutte le single, e non solo. Ma sopratutto una possibilità per quei "disoccupati, inoccupati, pensionati , studenti , part-time che da un lato sono capaci e disponibili ad aiutare altre persone, e dall'altro hanno esigenza di arrivare a fine mese o arrotondare". Tgcom24 ha sentito Enrico Romano, ideatore, fondatore e realizzatore del portale Amicoaore.it. Un manager di Vigonza, Padova, che dopo un periodo in Seat Pagine Gialle ha deciso di abbandonare il suo lavoro per fare altro."Avendo tempo libero - ci spiega - mi sono reso conto che tantissime persone non hanno la più pallida idea di quale sarà il loro futuro, il loro lavoro ma sopratutto dove saranno fra un mese. Unica cosa sicura e certa era la loro disponibilità ed esigenza di fare qualsiasi cosa pure di far da mangiare i propri figli e se stessi".

Un manager da oltre 100mila euro lordi all'anno che si licenzia non è da tutti i giorni. Cosa è successo?


"Ci vuole molto coraggio. Lavoravo in Seat Pagine Gialle in qualità di Zone Manager ma ero contrario alle politiche aziendali di quel momento. Così me ne sono andato. L'esperienza dopo Seat però fu ancora più desolante e durò circa 12 mesi, idem per quella successiva che si è conclusa con la perdita del lavoro per cessazione attività. Avendo tempo libero ho avuto l'opportunità di osservare con attenzione ciò che mi circondava".



E cosa ha visto?


"Mi sono reso conto che tantissime persone non hanno la più pallida idea di quale sarà il loro futuro, il loro lavoro, ma sopratutto dove saranno fra un mese. Unica cosa sicura e certa era la loro disponibilità ed esigenza di fare qualsiasi cosa pure di far da mangiare i propri figli e se stessi".



Così l'idea di mettere su il portale Amicoaore...


"Ebbene sì. Io ho 2 figlie e una moglie , erano abituate a un buon tenore di vita, ma quando ho realizzato che anch'io non avrei potuto più essere in grado di dar da mangiare alla mia famiglia mi sono reso conto che qualcuno doveva fare qualcosa per aiutare quelle tante persone che in queste forte fase di cambiamento perdono il lavoro abituale e devono trovare delle nuove occupazioni di tutt'altra natura. Contestualmente ho notato che ci sono anche molte famiglie dove, lavorando marito e moglie, non hanno tempo libero. Per tanto non hanno la possibilità e la capacità di occuparsi anche dei lavoretti di casa. Così nell'agosto del 2013, mentre ero in vacanza in Sardegna in un posto distante dall'ordinario cittadino, è nato tutto. E' risaputo che con il passare degli anni sempre più persone hanno perso manualità con i lavoretti di casa. E chiamare un artigiano come minimo si parte da 50euro per la sola uscita. Noi non abbiamo inventato nulla perché l'amico Tuttofare è sempre esistito. Ma anche questo simbolo si era un po'perso. Per questo abbiamo creato una piazza virtuale nazionale dove far incontrare domanda e offerta. ".



Chi lavora a questo progetto?


"Io sono ideatore, fondatore , realizzatore del portale. Ho il ruolo di consulente marketing ed aziendale . Mentre Andrea Galante 29 anni inoccuppato fino a prima è il titolare dell'attività del sito. Siamo solo noi due per il momento a lavorarci. Io mi occupo della propaganda del sito, Social network, rapporti con partner , aziende, potenziali clienti e mariti a ore. Andrea si occupa di controllare ed inserire gli annunci dei Mariti a ore e della parte amministrativa".



Quante persone mediamente cercano lavoro attraverso voi?

"Mediamente 10 al giorno, soprattutto durante la pubblicizzazione su Facebook".



Che tipo di categoria di “aspiranti” lavoratori si rivolge a voi?

C'è una fascia d'età, una qualifica che va per la maggiore?

"Mi creda, non c'è una regola. Purtroppo c'è di tutto, di qualsiasi età e si propongono principalmente persone che svolgono lavori manuali. Ma stanno crescendo anche le offerte di prestazioni di lavoro come ripetizioni scolastiche, insegnanti di lingue straniere, musica , ballo, accompagnatori ed autisti".



Che requisiti bisogna avere? Tutti possono iscriversi?

Effettuate controlli preventivi?


"Si possono iscrivere tutti quelli che dichiarano di attenersi alle regole generali di un buon marito a ore. Ma ognuno è autonomo e responsabile delle sue azioni. Noi controlliamo da qualche mese la veridicità dei dati anagrafici e residenza che vengono inseriti nel portale per tutelare l'utente che deve essere certo dell'identità di chi chiama o va a casa sua, tramite la ricezione e il controllo dei documenti dell'aspirante Maritoaore".



Ci sono dei costi da sostenere?


"Inizialmente al lancio ci si poteva iscrivere gratuitamente . Oggi si paga una quota annua di circa 49 euro".



Che tipo di clientela si rivolge a voi?

"Gli utenti che ci scrivono sono maggiormente donne, o molto spesso si tratta di single che sono sempre di più. Noi non raccogliamo le richieste del pubblico, facciamo trovare il marito a ore della città d'interesse per l'utente. Solo che nonostante il grande interesse e i complimenti ricevuti da molti , siamo in una fase ancora beta. Stiamo facendo delle valutazione sul modello da seguire e gli investimenti da fare. Ci serve un piccolo finanziatore per trasformare il sito in una piattaforma web seria come Subito o altri siti simili con un respiro internazionale"



Il numero dei 'mariti a ore' è aumentato con la crisi?

Quando è stato il suo picco?

"Sinceramente con l'accentuarsi della crisi degli ultimi tre mesi abbiamo avuto una flessione di iscrizioni. Quasi come intendere una mancanza di ottimismo e di fiducia: le richieste di lavoro sono diminuite".