Si è concluso all'Arena Molini Marzoli di Torre del Greco (Napoli), il tour estivo del progetto musicale dedicato al cantautore genovese che da sette anni raccoglie consensi in tutta Italia
di Giancarlo Bastianelli© luigi viva
Si è concluso con un grande successo all'Arena Molini Marzoli di Torre del Greco (Napoli), il tour estivo del progetto musicale "Viva de André", ideato da Luigi Viva, autore di due libri dedicati al cantautore genovese: "Non per un dio ma nemmeno per gioco-Vita di Fabrizio De André" e "Falegname di parole-le canzoni la musica di Fabrizio De André" (entrambi editi da Feltrinelli).
Saggista, autore e giornalista romano, Luigi Viva è un profondo conoscitore di Fabrizio De André. Luigi Viva è anche la voce narrante dello spettacolo, mentre gli arrangiamenti sono di Luigi Masciari. "Viva de André" in sette anni ha raccolto consensi ovunque, fino ad essere ritenuto il più importante spettacolo nazionale, che ripropone le canzoni di Fabrizio De André in chiave Jazz. Umbria Jazz Winter, Blue Note Milano, Auditorium Parco della Musica di Roma, Südtirol Jazz Festival, Ascona Jazz, solo alcuni dei luoghi dove il suggestivo viaggio musicale nell'”universo” di Fabrizio de André ha fatto registrare il “tutto esaurito”. Nel repertorio, classici intramontabili come "La Guerra di Piero", "La Canzone di Marinella", "Il Pescatore", "Creuza de mä", reinterpretati in chiave jazz con arrangiamenti inediti.
Dopo sette anni, è arrivato il momento di tracciare un bilancio con Luigi Viva, ideatore del progetto che così ci parla del rapporto tra Fabrizio de André e le nuove generazioni.
Lo scrittore e saggista è gradito ospite di “Jazz Meeting”.
Molti giovani in questi anni hanno partecipato con attenzione e passione ai nostri concerti ed al termine si sono fatti autografare il libro, racconta Luigi Viva.
Questo è secondo me, un segnale di grande ammirazione dei giovani per un cantante che si esibiva già quando loro non erano nati e che ha sicuramente lasciato un segno a chi ha ascoltato ed ascolta anche oggi le sue canzoni.
Chi viene ai concerti è appassionato di De André e di musica Jazz.
Quale era il rapporto tra Fabrizio de André ed il jazz?
Lui amava molto il jazz, iniziò a suonarlo da giovanissimo nella "sua" Genova con il Modern Jazz Group dove militò tra il 1953 ed il 1960, insieme ad un altro grande della scena musicale genovese e italiana come Luigi Tenco.
Grazie al Jazz, De André affinò la sua tecnica di chitarrista.
Mentre lavoravo con lui alla sua biografia, mi disse che tra i suoi progetti c'era quello di realizzare una versione cantata del primo disco di Jimmy Giuffre del 1956, nel quale suonava anche il grande chitarrista Jim Hall.
Poco prima di lasciarci Fabrizio diede mandato a Mark Harris, suo tastierista e fido collaboratore, per realizzare i "Notturni" ispirandosi all'opera omnia di Jimmy Giuffre.
Ha collaborato nella sua lunga carriera con molti jazzisti, senza dimenticare il duetto con Mina per "La Canzone di Marinella", intrisa di jazz, dove entrambi cantano alla grande.
Com'è era Fabrizio de André, dal punto di vista umano?
A distanza ormai di molti anni dalla sua scomparsa, mi commuove ancora parlare dell'aspetto umano di De André.
Lui era una persona semplice, umana, che entrava in empatia con le persone che lavoravano con lui.
Noi parlavamo degli argomenti più disparati, in primis di agricoltura, una passione comune, ma anche di politica di letteratura, poco di musica.
"Viva de André" ha conquistato il pubblico in questi anni
Si, posso dire che il nostro spettacolo ha incontrato il consenso del pubblico perché racchiude vari elementi: naturalmente la musica, ma anche la narrazione di fatti anche inediti o comunque poco conosciuti, di questo straordinario cantautore.
'C'è anche l'aspetto del poeta de André che, come Pasolini, ha saputo dare voce attraverso le cose che ha scritto, agli umili, agli emarginati e a coloro che erano considerati gli "ultimi".
Il CD ufficiale dello spettacolo, è pubblicato da Jando Music/Via Veneto Jazz, con la partecipazione straordinaria di Michael League (Snarky Puppy) e Giulio Carmassi (ex Pat Metheny Group).
Questa la lineup di “Viva De André: Luigi Viva: voce narrante; Luigi Masciari: chitarra, direzione musicale e arrangiamenti; Francesco Bearzatti: sax tenore e clarinetto; Alessandro Gwis: pianoforte ed elettronica, Francesco Poeti: basso e Pietro Iodice alla batteria
Lo spettacolo è stato realizzato con la collaborazione della Fondazione Fabrizio De André Onlus, di cui Luigi Viva è socio fondatore.