Il sindaco di Roma rincara la dose contro il Pontefice: "Non era il mio invito il tema di quell'incontro". "Le spese per il mio trasferimento? Sono state pagate dalla Temple University di Philadelphia"
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Ignazio Marino torna sulla polemica scoppiata dopo il suo viaggio a Philadelphia e bacchetta il Pontefice per aver risposto alla domanda su chi avesse invitato il sindaco di Roma. "Io avrei detto: 'Non è questo lo scopo della conferenza stampa'". Il Papa giorni fa aveva affermato, smentendo Marino, che ad invitarlo non era stato il Vaticano. Sulle spese, invece, il primo cittadino ribadisce: "Sono state pagate dalla Temple University".
"Se la domanda l'avessero fatta a me..." - "Il Santo Padre va negli Stati Uniti, parla dei cambiamenti climatici, del petrolio, del dramma delle armi, dello sfruttamento del pianeta, fa dei discorsi epocali sul ruolo della donna nella Chiesa e il giornalista italiano chiede 'L'ha invitato lei Marino?'. Se l'avesse fatta a me avrei risposto: 'Non è questo lo scopo del viaggio e della conferenza stampa'". Così Marino commenta l'accaduto.
"Pagato dall'università" - E sulle spese: "Sono state sostenute dalla Temple University. Mi hanno accompagnato anche un ambasciatore che lavora in Comune e il capo del nostro cerimoniale. Quelle spese sono state supportate dal Comune, come è normale che sia per i sindaci delle grandi e piccole città". Quanto agli importi, precisa: "Io esattamente il conto esatto non lo conosco. Posso dire che per quel che mi riguarda per i miei spostamenti personali ho avuto anche una macchina messa a disposizione dal Comune di Philadelphia". E ancora: "Quello che spendiamo per la nostra attività di rappresentanza lo pubblichiamo sul nostro sito. Roma nel 2013 ha speso 91mila euro, Milano 143mila, Napoli 87mila, Parma 108mila".
Orfini: "Marino ha fatto arrabbiare il Papa? Non so" - Il commissario del Pd di Roma Matteo Orfini, alla domanda se Marino abbia fatto arrabbiare il Papa, ha replicato "Non lo so. Io penso che noi dobbiamo lavorare perché l'8 dicembre è vicino, non possiamo passare il tempo a inseguire intercettazioni rubate, dobbiamo risolvere i problemi dei romani. A un partito come il nostro, di governo, spetta di risolvere i problemi e dobbiamo fare in fretta".
"Molti passi avanti sono stati fatti - ha sottolineato -: sono iniziati i cantieri del Giubileo, questioni difficili come il ciclo dei rifiuti a Roma stanno migliorando perché due anni di lavoro per smontare un meccanismo assurdo con cui venivano gestiti hanno messo in sofferenza la città che ora inizia ad essere più pulita".