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Vertice di governo sui migranti, Conte: "Incontro proficuo" | Trenta: "Le navi rispondono al ministro competente"

Terminata la riunione a Palazzo Chigi tra il premier e i ministri Trenta, Moavero Milanesi e Salvini. Il ministro dellʼInterno propone controlli preventivi sulle navi da parte della Marina militare

Vertice di governo sui migranti, Conte:
ansa

Il vertice di governo sul tema dei migranti organizzato a Palazzo Chigi "è stato proficuo perché abbiamo rivisto i dati sui flussi e gli elementi di contrasto al traffico illegale".

Lo ha detto il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, al termine della riunione con i ministri Matteo Salvini, Enzo Moavero Milanesi ed Elisabetta Trenta. Quest'ultima ha sottolineato che "le navi prendono ordini dal ministro di riferimento, poi si agisce insieme".

"Nonostante l'agitazione del momento - ha proseguito il ministro della Difesa - stiamo lavorando tutti insieme per la sicurezza del Paese. Le navi prendono ordine dal ministro di riferimento, ogni ministro ha una sua area di competenza e nelle aree di concorso in cui si partecipa insieme alla competenza di un altro ministero, ci si coordina. Ma l'ordine viene sempre dal ministro di riferimento, poi l'attività viene svolta insieme". La Trenta ha poi evidenziato che "non c'è un pericolo eccessivo proveniente dalla Libia, mentre sono aumentati gli sbarchi dalla Tunisia".

"Salvini non mi ha chiesto di far intervenire la Marina nei porti" - Per quanto riguarda l'utilizzo di navi della Marina all'imbocco dei porti, Elisabetta Trenta ha smentito le voci che parlavano di una richiesta da parte di Salvini in tal senso. "Quello che potrebbe fare la Marina non riguarda i porti. Si può compiere attività di controllo maggiore nell'area di nostra competenza".

Salvini: "Controlli preventivi della Marina" - Durante il vertice Matteo Salvini ha avanzato la proposta di controlli preventivi da parte della Marina militare a bordo delle navi di presunto soccorso "per verificare se abbiano tutti i requisiti". "Ho portato al tavolo un numero di morti e dispersi più che dimezzato rispetto all'anno scorso, parlano di una riduzione di partenze, di sbarchi. Nel decreto sicurezza ci saranno multe più alte, sequestro, più uomini e più mezzi in Libia. Per il momento, toccando ferro, i numeri ci danno ragione".

"Mi basta che le forze armate difendano i confini" - "Siccome prevenire è meglio che curare - ha dichiarato ancora il titolare del Viminale - in caso di nuovi conflitti vogliamo farci trovare pronti. A me basta che le navi delle forze armate difendano i confini via terra, via mare, via aereo: esercito, Marina militare, guardia di finanza. Se ciascuno fa il suo in Italia entra chi ha il permesso di entrare".

"Se la Tunisia interverrà, stop agli sbarchi fantasma" - "Se la Tunisia farà il suo, il problema dei barchini fantasma è sostanzialmente risolto", ha aggiunto il leader della Lega. "Non esistono sbarchi fantasma, ci sono sbarchi piccoli, medio, grandi. I numeri a oggi dicono che siamo a 3.126, tutti vengono beccati e controllati. Ma siccome la metà di queste partenze, si verificano da Tunisia e Algeria, il presidente del Consiglio si è fatto carico di sollecitare gli amici tunisini, dove non c'è guerra, a verificare e bloccare queste partenze".

"Chiederò ai ministri Ue di fare di più" - Il vicepremier leghista ha poi annunciato che la prossima settimana si recherà in Finlandia "a incontrare tutti i colleghi europei e sensibilizzarli sul fatto che tutti devono farli di più". Nel corso della riunione è stato inoltre concordato che il governo italiano contribuirà a offrire ulteriore sostegno alla Guardia costiera libica in termini di risorse materiali e di training.