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Unioni civili, 37 Pd chiedono lo stralcio E Gay.it fa i nomi dei "malpancisti"

I cattolici della maggioranza si oppongono alla "stepchild adoption" e minacciano di affossare il ddl. Polemiche sulla "lista di proscrizione" online. Da FI no al ddl Cirinnà ma lascia libertà di voto

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Unioni civili sempre più in bilico dopo che 37 deputati Pd di area cattolica hanno chiesto di stralciare la "stepchild adoption" (adozione del figlio del partner) e "sostituirla con soluzioni che legittimino comportamenti gravemente antigiuridici".

Bazoli (Pd): "Senza mediazione la legge potrebbe naufragare in Senato". A rincarare la polemica Gay.it che ha messo in Rete nomi e foto dei "malpancisti" Pd. Ovvio il richiamo alle liste di proscrizione e la relativa indignazione.

Una possibile mediazione arriva da Walter Verini, membro del comitato ristretto Pd: si parla di introdurre un periodo pre-adottivo (che potrebbe essere di due anni) durante il quale il giudice minorile verifica se, nella coppia che ne ha fatto richiesta, ci siano davvero le condizioni per l'adozione del minore.

La posizione di Forza Italia - In attesa di conoscere l'esito della richiesta dei cattolici Pd resta il fatto che non è ancora chiaro il futuro del ddl Cirinnà sulle unioni. Per Berlusconi Forza Italia è "favorevole al riconoscimento di una serie di diritti alle persone conviventi, anche dello stesso sesso". Ma questo non implica il voto favorevole al ddl Cirinnà perché si tratta di tutt'altra cosa rispetto alle posizioni di Forza Italia: "E' un matrimonio sotto falso nome, con norme sulle adozioni dei bambini che non convincono e che potrebbero preparare il terreno a pratiche di sfruttamento delle donne. Per questi motivi voteremo contro, riconoscendo tuttavia ai singoli parlamentari la libertà di coscienza".

E quella dei Cinquestelle - Da determinare quale sarà il comportamento in Aula dei grillini: Michele Dell'Orto, vicegruppo alla Camera, spiega che M5s attende di conoscere il testo definitivo. "Sul testo originario - dice - siamo sul voto favorevole, ma sappiamo che il testo sta cambiando di giorno in giorno, quindi vogliamo vedere quello finale".

(Quasi) tutti contro la lista di gay.it - In Rete, come detto, sono comparsi i nomi, cognomi e riferimenti Internet di chi potrebbe affossare il ddl. "Li pubblichiamo (indicando anche il collegio di appartenenza) - si legge - con beneficio di inventario, scusandoci con chi erroneamente possa essere stato inserito in questa lista". Contro l'iniziativa si scagliano tutti, per primi i senatori citati che parlano di "squadrismo". "Il gruppo Pd del Senato ha un ruolo significativo e come sempre al suo interno si confronterà nel merito", dichiarano Vincenzo Cuomo, Gianpiero Dalla Zuanna, Nicoletta Favero. "In questo senso - aggiungono - respingiamo metodi squadristi e liste di proscrizione.

Strali anche dall'opposizione. Per Barbara Saltamartini, vicepresidente dei deputati 'Lega-Noi con Salvini' si tratta di un "Atto di terrorismo intellettuale