Il presidente dell'Api Torino, Corrado Alberto: "L'esecutivo prende in giro un sistema che dà lavoro a oltre un milione di persone". Il commissario Foietta: "Peccato che il governo non ascolti"
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"Quanto affermato dal presidente Conte sulla Torino-Lione desta forte preoccupazione e indica chiaramente che questo governo non ha la minima idea delle reali esigenze delle imprese, di questo territorio e del Paese". Lo ha detto il presidente dell'Api Torino, Corrado Alberto, che accusa il governo di "prendere in giro un sistema d'imprese che dà lavoro, solo per il Piemonte, ad oltre un milione di persone".
"La necessità di realizzare la Tav è stata ribadita e dimostrata più volte - ha osservato Alberto -. Attorno a essa tutte le associazioni che rappresentano la produzione e il lavoro si sono saldate in un unico fronte. Si tratta di qualcosa che non è mai accaduto nella storia recente di questo Paese".
Il presidente dell'Api Torino ha quindi aggiunto che "ci fa piacere sentire dire che vi sarà un confronto con il territorio, anche se questo attraverso l'Osservatorio Torino-Lione c'è già stato. Non siamo scesi in piazza, non siamo andati a Roma per essere presi in giro. Chi ha la responsabilità di decidere, deve stare attento a cosa decide: il futuro non si determina solamente sull'onda di emozioni falsamente ambientaliste. La Tav Torino-Lione così come le altre grandi opere infrastrutturali, serve per consentire alle nostre produzioni di trovare nuovi mercati e quindi alle nostre imprese di dare ancora occupazione e benessere, oltre che a farci sentire a pieno titolo cittadini europei. Non ci interessano vaghe promesse, un buonismo di facciata, una falsa disponibilità al dialogo".
Il commissario Foietta: "Peccato che il governo non ascolti" - "Onorerò fino in fondo il privilegio di essere commissario di governo. Lo devo all'istituzione e non certo al ministro" delle Infrastrutture, Danilo Toninelli. Lo ha affermato Paolo Foietta, presidente dell'Osservatorio per l'asse ferroviario Torino-Lione, il cui incarico scade lunedì. "Ho fatto tutto quanto in mio dovere. Peccato che il governo non solo non mi abbia dato alcun indirizzo, ma non abbia neanche voluto ascoltare", ha precisato Foietta che ha inviato una lettera al premier Conte e al sottosegretario Giorgetti per ricordare che il suo incarico è in scadenza il 31 dicembre e che "a oggi non ho ricevuto alcuna comunicazione in merito ad un eventuale rinnovo o alla nomina del nuovo Commissario Straordinario di Governo". Foietta ha quindi annunciato di avere convocato, prima della scadenza del suo mandato, la prossima riunione dell'Osservatorio per il 21 gennaio.
Chiamparino: "Sulla Tav silenzio del governo intollerabile, pronti a farla noi" - "E' intollerabile che il governo non dica una parola sul fatto che scade il commissario di governo sulla Torino-Lione, così come sul fatto che finisce l'Osservatorio". Lo ha detto il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, parlando della Tav. "E' un segno incontrovertibile della volontà del governo di non volerla fare", ha aggiunto, ribadendo "l'intenzione di assumere in proprio la gestione e il finanziamento dell'opera".