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Lo Spid va in pensione? Il governo punta sulla carta d'identità elettronica

Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all'Innovazione tecnologica Alessio Butti spiega: "Lavoriamo per unica identità digitale, possibile migrazione a Cie"

Lo Spid va in pensione? Il governo punta sulla carta d'identità elettronica - foto 1
Tgcom24

Far convergere lo Spid nella carta d'identità elettronica (Cie).

È questo il piano che sta mettendo a punto il governo, annunciato dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all'Innovazione tecnologica Alessio Butti. L'identità digitale, che oggi si esprime sia con lo sia con lo Spid sia con la Cie, sarà "una, nazionale e gestita dallo Stato", dichiara.

 

Butti: "Vorremmo semplificare la vita in digitale dei cittadini" - Butti vuole "semplificare la vita in digitale" e la immagina così, "proprio come quella che gli italiani portano nel loro portafogli dal 1931". In una lettera sul tema al Corriere della Sera il sottosegretario scrive: "Stiamo lavorando, sulla base di questa idea, sondando le necessità di tutti gli stakeholder coinvolti. I primi esiti dei nostri colloqui sono incoraggianti e li puntualizzeremo nei prossimi mesi con estrema trasparenza".

 

Aumentare la sicurezza e risparmiare sui costi - Vorremmo lavorare per assicurare il rilascio della Cie da remoto, a costo zero e in 24 ore, e per garantirne la sua usabilità, attraverso soluzioni semplici almeno quanto lo Spid. Nei prossimi mesi occorrerà coinvolgere i fornitori di identità digitale. Un'idea potrebbe essere chiedere loro un supporto alla migrazione a Cie, favorendo una transizione negoziata tra i due sistemi", aggiunge. L'obiettivo, spiega Butti, è "semplificare la vita in digitale dei nostri cittadini, per aumentare la sicurezza (perché più credenziali e strumenti di accesso significano più rischi), per rendere più accessibili i servizi digitali e, infine, per risparmiare (perché Spid ha un costo per lo Stato)". 

 

I limiti attuali della Cie - La carta d'identità elettronica "è un'identità digitale equivalente e sotto diversi profili migliore rispetto allo Spid" ma, precisa il sottosegretario, "oggi sconta tre limiti. Anzitutto i lunghi tempi di rilascio (diversi da Comune a Comune). Per ottenerla, inoltre, i cittadini devono pagare 16,79 euro e recarsi fisicamente presso un ufficio comunale. La Cie è ancora poco usabile da Pc e smartphone, perché richiede un lettore smartcard da collegare, o uno smartphone con lettore Rfc (per intenderci, quello che possiamo usare al posto della carta di credito). Anche se alcuni telefonini di nuova generazione sono dotati di tecnologia Rcf, restano ancora alcuni ostacoli. Si tratta di questioni già note e che oggi stiamo quindi affrontando".

 

La migrazione andrà gestita a livello europeo - Sia Spid che Cie sono 'identità digitali Eidas' (il regolamento europeo per l'identificazione elettronica, ndr), notificate a Bruxelles. "La migrazione andrà pertanto gestita a livello europeo, spiegandone il senso e, soprattutto, notificando tempestivamente eventuali variazioni tecnologiche necessarie a rendere la Cie più usabile. A beneficio dei nostri cittadini e delle nostre imprese" conclude Butti.

 

Cattaneo: "Spid non sarà cancellato ma risolvere criticità" - "Lo Spid è uno strumento che semplifica la vita dei cittadini, permette di risparmiare tempo, evitando le file agli sportelli, e consente di agire in piena sicurezza. Non verrà cancellato, ma stiamo cercando il modo di risolvere alcune criticità piuttosto che girarci dall'altra parte". Lo assicura il capogruppo di Forza Italia alla Camera, Alessandro Cattaneo parlando dell'identità digitale. "Non possiamo ignorare che ci sono alcune categorie, come gli anziani, che incontrano difficoltà nell'utilizzarlo".

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