
Tra il 1972 e il 1977 numerose sono le opere edilizie create dalle società di Silvio Berlusconi. Un impegno premiato dal presidente della Repubblica Giovanni Leone: il 2 giugno 1977 Silvio Berlusconi viene nominato cavaliere del lavoro.
Una città vivibile, con piste ciclabili e percorsi pedonali. Le auto fuori. Una città moderna, verrebbe da dire, è invece il sogno urbanistico di Silvio Berlusconi che tra gli anni 60 e 70 lo realizza: Milano 2. Settecentomila metri quadrati per 10mila persone, un modello urbanistico talmente avveniristico che sarà studiato nelle università.
Nel 1978 Silvio Berlusconi entra nel campo dei media e rileva Telemilano, una tv via cavo operante nella zona di Milano 2. Due anni più tardi le cambia nome e nasce Canale 5 diventando la prima tv commerciale nazionale. Nello stesso anno nasce la Fininvest, la holding che racchiuderà tutte le attività.
Nel 1981 l'idea geniale di trasmettere su tutto il territorio nazionale una programmazione in differita. Il giorno prima registra le trasmissioni che tramite cassette vengono inviate alle emittenti locali facenti parte del network per essere trasmesse in contemporanea.
Arrivano Italia 1 (acquistata nel 1981 dall'editore Rusconi) e Rete 4 (nel 1984 comprata dalla Arnoldo Mondadori Editore della famiglia Formenton)
Negli anni 80 il gruppo creato da Silvio Berlusconi si allargava e cercava professionalità in grado di far crescere ancora di più l'azienda. Oggi le sue aziende danno lavoro a 20mila persone, 60mila tenendo in considerazione l'indotto.
Nel 1986 Berlusconi fonda La Cinq, primo canale tv privato francese. All'inaugurazione è una parata di stelle: da Sylvie Vartan a Rudolph Nureyev, da Mireille Mathieu a Ugo Tognazzi, da Johnny Hallyday a Michel Platini (nella foto)
E l'inizio della tv commerciale non si può non farlo coincidere con l'arrivo a Milano 2 dell'icona stessa della televisione: Mike Bongiorno. Siamo alla fine degli anni 70 e Silvio Berlusconi strappa alla Rai il grande Mike. E' l'inizio di una solida collaborazione professionale poi sfociata in una sincera amicizia.
Nel 1990 arriva la Legge Mammì che spezza il monopolio di diffusione radiotelevisiva della Rai.
Berlusconi porta nella tv privata i grandi campioni dell'audience. Molte le star che sbarcano a Milano 2: Pippo Baudo, Raffaella Carrà, Maurizio Costanzo, Enrica Bonaccorti, Milly Carlucci, Enrico Mentana, Sandra Mondaini e Raimondo Vianello.
E' il sogno che diventa realtà, una tv libera che dà una spinta anche all'economia. Le aziende capiscono che con la pubblicità possono far crescere i propri fatturati. E non solo, le tv di Silvio Berlusconi diventano anche uno specchio della società stessa fotografando gli usi e i costumi (in alcuni casi anticipandoli)
Silvio Berlusconi con un'altra colonna delle sue tv, Maurizio Costanzo che con il suo Maurizio Costanzo Show è entrato nei record visto che è il programma più longevo della storia italiana
Sempre nel 1990 Silvio Berlusconi compra la quota di maggioranza della Mondadori arrivata nel 2016 ad essere il principale editore di libri e periodici d'Italia.
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