I segretari generali di Cgil, Cisl e Uil alla mobilitazione nazionale di Reggio Calabria. Il ministro Lezzi replica a Landini: "Ha preso una cantonata, i dati sulla povertà sono del 2018, il reddito non c'entra"
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Decolla da Reggio Calabria la riscossa dei lavoratori con la manifestazione "Ripartire dal Sud", organizzata da Cgil, Cisl e Uil. Al corteo, aperto da uno striscione con la scritta ".futuroalLavoro. Ripartiamo dal Sud per unire il Paese", ci sono i segretari Maurizio Landini, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo. E mentre i sindacati si mobilitano, il vicepremier Matteo Salvini si improvvisa ministro del Lavoro: "A luglio li inviterò al Viminale".
"Una mobilitazione nazionale unitaria - sostengono le sigle - per rivendicare dal Mezzogiorno la centralità del lavoro come leva per eliminare le profonde disuguaglianze sociali, economiche e territoriali che esistono in Italia". La richiesta al governo è risposte concrete con Piani di investimento.
"C'è un arretramento di tutto il Paese rispetto all'Europa e non solo. Per noi l'Italia va unita e non divisa. Basta con le logiche dell'autonomia differenziata, che aumentano ancora di più le disuguaglianze", ha detto il leader della Cgil Maurizio Landini a margine del corteo dei sindacati a Reggio Calabria. "C'è bisogno di fare investimenti - ha aggiunto Landini - sia in infrastrutture materiali ma anche in quelle sociali e serve una politica industriale".
Il ministro Lezzi replica: "Landini sul reddito ha preso una cantonata" - "Dispiace rilevare che a Reggio Calabria Maurizio Landini, nel mettere in relazione il reddito di cittadinanza con l'aumento della povertà, abbia preso una grossa cantonata. Premesso che è incomprensibile come il numero uno di un sindacato così rilevante possa schierarsi tanto fermamente contro una misura di civiltà, che aggredisce la povertà assoluta, Landini ha proprio fatto male i conti quando ha affermato infatti che, secondo l'Istat, 'la povertà purtroppo è aumentata'. Peccato che l'ultimo report dell'Istituto. uscito alcuni giorni fa, faccia riferimento all'anno 2018, mentre il reddito di cittadinanza ha preso il via solo quest'anno". Lo afferma in una nota il ministro per il Sud Barbara Lezzi.
"Il contrato alla povertà assoluta e relativa, che si sono acuite nel corso degli anni passati, era e resta una priorità del governo. Centrale in tal senso è l'avvio del reddito di cittadinanza. Ma non solo: stiamo reintroducendo diritti precedentemente persi o indeboliti, attraverso altre misure come il Decreto dignità, la cassa integrazione, il salario minimo. Critiche e rilievi nel merito sono bene accetti, gli attacchi scomposti o fuori luogo sarebbe opportuno evitarli, anche perche' rischiano di confondere le idee a cittadini e lavoratori", ha aggiunto.
"Questa di Reggio Calabria oggi è una manifestazione imponente. Migliaia e migliaia di donne, di uomini e soprattutto giovani giunti da ogni regione del Mezzogiorno e anche dal resto d'Italia, con la loro presenza, lanciano un messaggio al Governo che non può essere ignorato: l'Italia non esce dalla crisi senza lo sviluppo del Mezzogiorno", ha infine commentato il segretario generale della Cisl Annamaria Furlan.
"Noi stiamo cercando di impedire che i provvedimenti che il Parlamento approva su proposta del governo producano ulteriori danni al Paese. Ogni volta poi si lamentano che non riusciamo a modificare gli errori che fanno", ha invece affermato il segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo. "Il Sud - ha aggiunto - è rimasto lettera morta per molti anni. Bisogna fare qualcosa. Le Regioni che non utilizzano i Fondi europei e di coesione sociale sono colpevoli e andrebbero commissariate".