C'E' L'OK

Sicilia, via libera del Cdm al decreto per il rientro del disavanzo della Regione

Il governatore Musumeci: "Intesa ci consente di proseguire nell'azione di risanamento e contenimento della spesa"

23 Dic 2019 - 21:26
 © sito-ufficiale

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Via libera del Consiglio dei ministri al decreto legislativo per il rientro del disavanzo della Regione Siciliana. Lo si apprende da fonti dell'esecutivo. "L'intesa col governo Conte ci consente di proseguire nell'azione di risanamento, avviata già due anni fa, e di contenimento della spesa", ha commentato in una nota il governatore della Sicilia, Nello Musumeci.

La rottura con Iv L'ok è arrivato al termine di una lunga giornata in cui il Cdm è stato rinviato più volte per la rottura nella maggioranza con Italia viva. Il deputato Luigi Marattin mette a verbale le richieste dei renziani sul decreto che prevede che il disavanzo della Regione del 2018 possa essere spalmato in dieci anni: la richiesta è modificare il testo o "ripristinare subito gli obblighi di risanamento che erano stati inseriti nel 2016 dal governo Renzi e cancellati nel 2018 dal governo Conte 1".

La mediazione del premier Boccia sente al telefono il siciliano Davide Faraone (Iv) e difende la sua proposta ricordandogli che analoghi piani di risanamento per diverse regioni erano stati già approvati dai governi Renzi e Gentiloni. Conte sceglie di mediare e nel testo viene inserita un'integrazione per precisare che se entro 90 giorni la Regione non sottoscrive un impegno a rispettare determinati obblighi, il termine per risanare cala a tre anni.

Marattin: "Obiettivo raggiunto" "Abbiamo raggiunto l'obiettivo", commenta in serata Marattin. "Alla misura di favore per la Regione (la possibilità di spalmare il disavanzo su 10 anni) si è aggiunta la nostra proposta, accolta integralmente", Soddisfatto il ministro per gli Affari Regionali, Francesco Boccia. "La Regione autonoma Siciliana e i siciliani avevano il diritto di una risposta dello Stato e la risposta e arrivata con impegni reciproci chiari. Si fa così tra persone serie che rappresentano le istituzioni indipendentemente dai colori politici di appartenenza".

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