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Scalfarotto si candida a governatore in Puglia, ira del Pd: "Italia Viva apre la porta ai populisti"

"Lʼunica candidatura competitiva è quella di Michele Emiliano", sostengono i dem dopo la discesa in campo alle Regionali del deputato di Iv e sottosegretario agli Affari Esteri

"Italia Viva apre la porta al rischio della vittoria dei populisti in Puglia. Questa è la verità che capiscono tutti". Lo scrive in una nota il vicecapogruppo Pd alla Camera, Michele Bordo, dopo la decisione di candidarsi a governatore pugliese da parte di Ivan Scalfarotto (Italia Viva). "In Puglia l'unica candidatura competitiva contro i populisti è quella di Michele Emiliano: indebolirla li aiuta", aggiunge l'esponente dem. 

"Ricordo a Rosato - prosegue Bordo - che Scalfarotto è membro del governo grazie ai voti dei 5 Stelle, fa il sottosegretario del più autorevole ministro dei 5 Stelle di un governo voluto peraltro dal leader di Italia Viva. Contraddizioni imbarazzanti". In Puglia il Movimento schiera come suo candidato presidente Antonella Laricchia e, molto probabilmente, sceglierà di correre da solo anche in Campania.

 

Dal canto suo Scalfarotto, candidato governatore in Puglia per Italia Viva, Azione e +Europa, spiega in un'intervista a La Repubblica di aver deciso di entrare nella corsa perché "non sarebbe stato giusto costringere i pugliesi a dover scegliere tra tre populismi: quello antieuropeista della destra, quello di palazzo impersonificato da Emiliano. Quello della decrescita felice del Movimento 5 Stelle. La nostra coalizione è in campo per rappresentare il dinamismo e il talento dei pugliesi".

 

 

Secondo Scalfarotto, c'è una grande differenza tra i 10 anni come presidente della Regione di Nichi Vendola, che lui considera "un'ottima esperienza di governo" e i cinque di Michele Emiliano: "Lo stesso Emiliano non dice mai che la sua è una coalizione di centrosinistra. Perché non lo sono state le sue politiche: su Xylella, Tap, Ilva ha fatto il contrario dei nostri governi nazionali. La Puglia è una delle poche regioni che non ha ancora una legge elettorale che garantisca la parità di genere. O che non ha un assessore alla Sanità, perché tutto è nelle mani di Emiliano".

 

Italia Viva, +Europa e Azione "sono forze politiche moderne, che hanno un'idea del Paese che si basa su fiducia e non sulla paura". Scalfarotto ricorda la sua storia politica che ha al centro "internazionalizzazione, crescita sostenibile. Sono un convinto europeista". Per lui il futuro della Puglia è nell'agricoltura e "non certo nel voto di scambio: alle primarie per Emiliano ha votato un sindaco con simpatie di Forza Nuova, all'acquedotto pugliese c'è l'ex sindaco di Forza Italia di Bari. Cosa c'entra la sinistra con tutto questo?". Raffaele Fitto, la Lega "sono i nostri avversari. Ma la nostra idea di buon governo non è nemmeno la politica di Emiliano o quella dei 5 Stelle".

 

Intanto il leader di Azione, Carlo Calenda, comunica su Twitter che "supporterà Scalfarotto. Con Ivan abbiamo lavorato insieme al Mise. E' stato un ottimo sottosegretario per il Made in Italy. La Puglia merita la possibilità di scegliere un riformista. Populisti e Sovranisti non possono essere gli unici in campo". 

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