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Salvini lancia il "salva-casa", Meloni: "Non conosco il provvedimento"

Il ministro e vicepremier annuncia la misura e il suo obiettivo: "Liberare i cittadini in ostaggio della burocrazia". Il premier reagisce con sorpresa: "Me ne aveva parlato, ma non posso commentare una norma che non ho letto"

Matteo Salvini lancia il "salva-casa", un pacchetto di norme volto a regolarizzare delle "piccole difformità" all'interno delle abitazioni.

L'obiettivo è rimettere sul mercato una moltitudine di immobili e, quindi, "aiutare migliaia di italiani che non possono vendere o comprare casa per 20 centimetri di soppalco". Un pacchetto che però ha preso di sorpresa Giorgia Meloni e che viene bollato dalle opposizioni come un "nuovo condono edilizio". "Salvini mi accennò qualcosa diverso tempo fa. Poi ha ribadito che sta lavorando a questa norma, ma io non la conosco, non sono in grado esprimere giudizio", ha specificato il presidente del Consoglio.

 

Salvini lancia il
Tgcom24

 

Il commento di Giorgia Meloni sul "salva-casa" di Salvini

 "Ho letto il comunicato del ministero dei Trasporti che parla di sanare piccole difformità interne, cioè se hai alzato un tramezzo per fare due stanze dove ce n'era una", ha proseguito il premier. "Se è questo parliamone, è ragionevole, ma non posso ragionevolmente commentare una norma che non ho letto".

 

 

Salvini: "Liberare i cittadini in ostaggio della burocrazia"

 "Avanti con la norma salva-casa. Il mio ministero sta preparando un pacchetto di norme per intervenire sulla casa, così come chiesto anche da Amministrazioni territoriali, associazioni ed enti del settore edilizio", ha dichiarato Salvini. Si tratta di una serie di misure "che mirano a regolarizzare piccole difformità o irregolarità strutturali che interessano quasi l'80% del patrimonio immobiliare italiano. L'obiettivo è liberare gli uffici tecnici e tutelare soprattutto quei piccoli proprietari immobiliari ostaggi della burocrazia, in attesa da decenni di regolarizzare le loro posizioni e di poter ristrutturare o vendere le abitazioni. Altro che obblighi green e patrimoniali nascoste: la casa è un patrimonio economico, sociale e culturale degli italiani, da difendere a tutti i costi".

 

 

Verso un decreto o un emendamento? Cosa prevede la norma salva-casa

 L'annuncio è arrivato dal ministero delle Infrastrutture dopo aver incontrato associazioni, imprese e istituzioni alle quali sono state illustrate le linee guida senza entrare troppo nei dettagli. Si tratta di una serie di misure che "mirano a regolarizzare le piccole difformità o le irregolarità strutturali" che interessano, secondo uno studio del Consiglio nazionale degli ingegneri, quasi l'80% del patrimonio immobiliare italiano. A marzo in un question time alla Camera, Matteo Salvini aveva anticipato: "Stiamo lavorando per una proposta di legge di pace edilizia che possa sanare le difformità interne alle abitazioni". Non è ancora chiaro quale iter potrebbe prendere il progetto, ma si parla di un intervento urgente. Potrebbe così arrivare un nuovo decreto infrastrutture, ma non è nemmeno escluso che le norme approdino in Parlamento con un emendamento. Un testo omogeneo per temi trattati c'è già: il dl Superbonus. L'obiettivo del Mit è riuscire a "sanare" le difformità di natura formale, legate alle incertezze interpretative della disciplina vigente, ma anche le difformità edilizie "interne", riguardanti singole unità immobiliari, a cui i proprietari hanno apportato lievi modifiche (ad esempio tramezzi, soppalchi). Si parla anche di difformità che potevano essere sanate all'epoca di realizzazione dell'intervento, ma non sanabili oggi a causa della disciplina della "doppia conforme", che non consente di conseguire il permesso o la segnalazione in sanatoria per moltissimi interventi, risalenti nel tempo.

 

Le critiche delle opposizioni

 In particolare il punto in cui si permetterebbero i cambi di destinazione d'uso degli immobili tra categorie omogenee è stato oggetto di critica da parte delle opposizioni, che hanno parlato di "nuovo condono edilizio". "Che altro ci si poteva aspettare da Salvini se non l'ennesimo annuncio di condono edilizio? Lo chiama pace edilizia, ma in realtà è la promessa elettorale per sanare abusi e ristrutturazioni illecite", ha affermato Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera. Per Francesco Boccia, presidente del gruppo del Pd al Senato, è "il vecchio vizio della destra, un classico: un condono non si nega a nessuno, specie in campagna elettorale". Angelo Bonelli, deputato di Alleanza Verdi-Sinistra e portavoce di Europa Verde - Verdi, ha parlato invece di norma "salva-Lega", accusando che si tratta "di un condono". Le associazioni di categoria hanno tuttavia difeso le misure, respingendo le critiche. Confedilizia, ad esempio, ha espresso il proprio "apprezzamento" sulle linee guida.

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