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Salvini dopo le polemiche per video sul papa: "Ma fatevi una risata, non iniziamo il 2020 con il musone"

Il leader della Lega spiega di avere "rispetto per il Pontefice" e di aver solo fatto "un gioco con Francesca" Verdini, la fidanzata. Ma "questi della sinistra sono parrucconi" e il governo Conte è "senzʼanima"

matteo renzi matteo salvini porta a porta
Italy Photo Press

"Ma fatevi una risata, cominciamo il 2020 con una carezza e in allegria, non con il musone". Dopo le polemiche per il video nel quale ironizzava sullo strattonamento a papa Francesco, Matteo Salvini torna sull'argomento, e spiega che "io ho rispetto per il Papa che ha sempre parlato di accoglienza con limiti e prudenza", ma "questi della sinistra sono parrucconi": quel video è stato "solo un gioco con Francesca" Verdini, la fidanzata.

In un'intervista a La Stampa, poi, il leader della Lega sottolinea che "il pontefice si rivolge al mondo, io agli italiani. Io critico i benpensanti della sinistra e le femministe che non difendono le donne dalla subcultura islamica". Perché, secondo Salvini, "il rispetto della donna è incompatibile con un certo tipo di Islam: non si possono spalancare le porte agli immigrati di religione islamica e poi parlare di rispetto della donna. Il Cardinale Biffi sosteneva l'immigrazione dai Paesi più vicini e non islamici, perché sono piu' compatibili dal punto di vista culturale e hanno una diversa considerazione delle donne".

 

Il capo del Carroccio parla però anche del futuro del governo e di quello del premier, ed esclude che possa essere l'uomo del Pd: "Se pensano che Conte possa essere il loro candidato allora sono proprio alla canna del gas. Conte non ha un voto, non esiste: ha scoperto il gusto della poltrone e ci vuole rimanere". E ancora, "è passato da 'viva la flat tax' ad 'abbasso la flat tax', dal no all'autorizzazione a procedere contro di me al sì. Conte è irrilevante: si goda il potere finché può. Per i sondaggi anche Monti e Gentiloni erano in vetta, ma poi si è visto che non avevano il voto del popolo".

 

E sulle polemiche per aver definito "mellifluo" il discorso di fine anno del capo dello Stato, spiega che "non parlavo di Mattarella ma del governo, che è quanto di più incolore e insapore ci sia. Un governo senz'anima. Uno dei peggiori del Dopoguerra: quello di Monti addirittura era migliore. L'ho combattuto, ma almeno aveva un'idea, un progetto. Prima c'erano Craxi, Spadolini, lontani da me, ma oggi abbiamo Zingaretti, Conte, Di Maio. Berlinguer era sei spanne sopra Zingaretti. Anche la Cgil di Lama era un altro pianeta. Il Pci era una sinistra con dei valori mentre oggi il Pd è il peggio del peggio, la peggiore eredità che Berlinguer e Lama potessero augurarsi".

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