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Salva Roma, approda in Cdm la norma che divide M5s e Lega

I 5 Stelle la vorrebbero inserire nel decreto Crescita, ma Salvini frena: "O tutti o nessuno, diciamo no a Comuni di serie A e di serie B"

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Si prepara la resa dei conti tra Lega e M5s sulla controversa norma "Salva Roma", tema caldo del Cdm in programma nel pomeriggio.

I 5 Stelle la vorrebbero inserire nel decreto Crescita, ma il vicepremier Matteo Salvini frena: "O tutti o nessuno, diciamo no a Comuni di serie A e di serie B". Replica il viceministro dell'Economia, Laura Castelli: "I problemi sono diversi e a ciascuno serve la sua cura".

La norma "Salva Roma" è stata ideata per aiutare la Capitale nella gestione del suo enorme debito, pari a circa 12 miliardi di euro. Proseguendo nella sua risposta a Salvini, la Castelli ha dichiarato: "Non c'è sempre bisogno di un nemico, perché in questo caso non c'è un nemico". In una nota, il viceministro ha sottolineato che il provvedimento serve a chiudere una gestione commissariale "voluta dal governo Berlusconi nel 2008", e ciò porterebbe a "un considerevole risparmio per lo Stato e per i cittadini", perché si potrebbero rinegoziare i mutui sottoscritti dal comune di Roma.

Il braccio di ferro e le possibili soluzioni - In un secondo comunicato, la rappresentante dei 5 Stelle al Mef ha precisato che, in fase di conversione del decreto Crescita, "verranno inserite norme utili a risolvere le problematiche di molti Comuni, ognuno con una specificità". Insomma, altre città in difficoltà - da Catania a Caserta, da Savona a Rieti - saranno prese in considerazione e non ci sarebbe "nessuna norma salva Raggi", hanno sottolineato fonti del Carroccio. La soluzione, quindi, potrebbe essere questa: approvare dal Consiglio dei ministri il testo del decreto Crescita senza il "Salva Roma", che verrebbe poi introdotto - ma temperato secondo le richieste leghiste - durante il dibattito parlamentare. Verrebbe così sciolto, almeno per il momento, uno dei nodi che agita l'esecutivo dall'interno.

Salvini: "O si aiutano tutti o niente" - "Regali a qualcuno non ne facciamo. Non ci può essere un intervento 'Salva Raggi' quando ci sono tanti comuni italiani in difficoltà e che hanno bisogno. O si aiutano tutti oppure non ci sono cittadini di serie A o di serie B, così come non ci sono sindaci di Serie A e di Serie B", ribadisce il ministro dell'Interno.

Di Maio: "Salva Roma taglia le tasse agli italiani" - Non si è fatta attendere la risposta di Di Maio. "Cosa penso del muro della Lega su Roma? Nulla, trovo grave che per fare campagna si colpisca la capitale lanciando slogan su un provvedimento a costo zero. E' probabile - sottolinea il leader M5s - che Salvini non abbia compreso la natura della misura, visto che punta a non far pagare più non solo ai romani gli interessi su un debito vecchio di 20 anni alle banche, ma anche a tutti gli italiani considerato che i 300 milioni il governo Berlusconi li prese nel 2008 dalla fiscalità generale. Spiegherò io stesso tutto questo a Salvini e sono sicuro che troveremo una soluzione".