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Renzi al Lingotto: "Io difendo chi crea lavoro,basta con i convegni"

Lʼex premier ha parlato anche di Ue ("Serve una fiscalità unica nellʼarea euro per sconfiggere la concorrenza sleale") e dei fatti di Napoli ("Io non sto con un un sindaco che si mette con chi sfascia la città")

"Difendo chi crea il lavoro, non chi fa i convegni sul lavoro".

Matteo Renzi ha lanciato questo appello al Lingotto di Torino, auspicando una "fiscalità unica in tutta Europa". Questa è la sinistra, ha detto l'ex premier, sottolineando anche che "l'Italia al prossimo G7 non andrà più come fanalino di coda". Poi l'attacco ai fuoriusciti del Pd: "Noi quando abbiamo perso siamo rimasti". La replica di Speranza (Mdp): "Hai distrutto il partito".

"Il garantismo vale per tutti, solidale con la Raggi" - Renzi ha toccato il tema giustizia dicendo: "Voglio esprimere un grande abbraccio di solidarietà a Virginia Raggi, a cui diciamo che siamo al suo fianco se è indagata. Una persona che è stata indagata e su cui c'è stata grande polemica. Perché il garantismo vale per tutti e non a giorni alterni". Poi, rivolgendosi alla platea: "Siete rimasti male perché non ho parlato di Consip? Non puoi immaginare che il garantismo valga solo per i tuoi".

"Il pugno chiuso non è essere di sinistra" - Essere di sinistra non è "rincorrere totem del passato - ha continuato -. Lo diciamo a chi immagina che essere di sinistra sia salire su un palco, alzare il pugno chiuso e cantare bandiera rossa. Sono esponenti di una cosa che non c'è più a difendere i deboli. È un'immagine da macchietta, non di politica".

Napoli e Salvini, "un sindaco non si mette con chi sfascia la città" - L'ex segretario Pd è poi intervenuto sui fatti di Napoli, dicendo: "Ci sono argomenti su cui non possiamo girarci introno: no alle alleanze con chi non accetta il principio di legalità che non è un valore di parte ma di tutti. Quando un sindaco si schiera con chi sfascia la città per non far parlare qualcuno quella non è una cosa da Pd. E quando un parlamentare chiede di parlare lo deve fare, noi siamo dalla parte di quel parlamentare anche se si chiama Salvini. Proprio perché si chiama così, lo vogliamo sconfiggere alle elezioni ma deve parlare come devono parlare tutti".

"Chi difende l'Ulivo ha fatto cadere Prodi" - Tornando sulla polemica con i fuoriusciti, Renzi ha detto: "Sento tanto parlare di Ulivo dalle persone però che quell'Ulivo lo hanno segato dall'interno, da chi ha fatto concludere l'esperienza di Romano Prodi. E se lui fosse stato capo del partito non sarebbe accaduto".

"Quando abbiamo perso noi siamo rimasti" - Inoltre, ancora sulla scissione, ha affermato: "Noi quando abbiamo perso siamo rimasti senza scappare, senza scissione, senza fare i fuoriusciti. Perché si può perdere, ma non perdersi".