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Referendum, il Sì al taglio parlamentari trionfa con il 69,64% | Di Maio: "Storico, senza il M5s non sarebbe mai successo"

Alla Camera dei deputati il numero di onorevoli scenderà da 630 a 400, al Senato da 315 a 200

Gli elettori italiani hanno deciso di confermare il taglio dei parlamentari. Il Sì al referendum costituzionale ha superato di gran lunga il No, con il 69,64% dei consensi. Dalle prossime elezioni, quindi, i parlamentari saranno 600 invece degli attuali 945. Esulta Luigi Di Maio: "Risultato storico, torniamo ad avere un Parlamento normale, con 345 poltrone e privilegi in meno. Senza il MoVimento 5 Stelle non sarebbe mai successo".

Lo scrutinio dei voti in tutte le 61.622 sezionisi è concluso intorno all'1:40. Il Sì ha ottenuto 17.168.498 voti, mentre il No totalizza 7.484.940 (30,36%). I votanti sono stati 24.993.020, pari al 53,84% degli aventi diritto. Le schede nulle erano 128.397, le bianche 210.862.

 

 

Luigi Di Maio: "La politica dà un segnale ai cittadini"  - "Quello raggiunto oggi è un risultato storico. Torniamo ad avere un Parlamento normale, con 345 poltrone e privilegi in meno. È la politica che dà un segnale ai cittadini. Senza il MoVimento 5 Stelle tutto questo non sarebbe mai successo". Dopo l'ampia vittoria del sì al referendum costituzionale il ministro degli Esteri ha così commentato su Fb l'esito del voto particolamente atteso dal MoVimento 5 Stelle.

 

 

Nicola Zingaretti: "Soddisfatto, ora avanti con le riforme" - Il segretario del Partito democratico, Nicola Zingaretti, è "soddisfatto" del risultato del referendum. "E' confermata la validità della scelta del Pd. Ora avanti con le riforme. Rappresenteremo anche molte delle preoccupazioni di chi ha votato No reputando insoddisfacente solo il taglio dei parlamentari".

 

 

 

Vito Crimi: "Prossimo step sarà la riduzione dell'indennità dei parlamentari" - "Il prossimo step è la riduzione delle indennità parlamentari. Andremo avanti sul conflitto di interessi e non ci fermeremo, l'informazione è il cuore pulsante di questo Paese e deve essere libera dagli interessi dei privati. Ci siamo e porteremo avanti le nostre battaglie, che sono quelle dei cittadini che ci hanno eletto e ci hanno dato un mandato preciso". Così Vito Crimi, capo politico del M5S, dopo la vittoria del sì al referendum costituzionale. "Ringrazio per questo anche il mio predecessore, Luigi Di Maio. Il prossimo step è la legge elettorale con tutti gli accorgimenti per risolvere le critiche sulla rappresentatività, portiamo avanti anche questo tema", ha aggiunto Crimi.

 

Riccardo Molinari: "Ora si sciolgano le Camere" - "I 5 stelle hanno chiesto il voto per il Sì finalizzato ad avere istituzioni più efficienti con un Parlamento di solo 600 eletti. Il Popolo sovrano ha scelto. Ora la logica conseguenza sarebbe che si sciogliessero le Camere per sperimentare finalmente l'efficienza conquistata con la riforma". Così, su twitter, il presidente dei deputati della Lega, Riccardo Molinari. "Anche perché - aggiunge il rappresentante del Carroccio - sarebbe strano avere un Parlamento non in linea con la Costituzione nella sua composizione e ancora più strano pensare che un Parlamento sfiduciato dai cittadini possa scegliere il prossimo Presidente della Repubblica".

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