Ma dal governo affermano che l'incontro al Mef è stato costruttivo: "Ci sono distanze su alcuni temi che andranno risolte nel tavolo politico". Ora si attende un nuovo confronto prima dell'Epifania
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"Sui contenuti del Recovery plan non ci siamo, ci separa un abisso: abbiamo mandato 30 pagine, loro una bozza modificata dopo la conferenza stampa di Renzi". Lo affermano fonti di Italia Viva dopo un confronto con i ministri Gualtieri e Amendola che definiscono "serrato e non risolutivo". Punti cruciali per il partito di Renzi sono: "Mes, infrastrutture, giustizia, Pubblica amministrazione e 5G".
Renzi: "Non saremo complici del più grande sperpero di denari pubblici" In ogni caso, il leader di Iv resta in attesa, senza prevedere passi indietro. Almeno per ora. "La palla è nel campo del presidente del Consiglio. Siamo stati partner fino a oggi, ma non saremo complici del più grande sperpero di denari pubblici della storia repubblicana. O si spendono bene o fate da soli", tuona lapidario.
Lungo confronto al Mef Il pressing sul governo è dimostrato dal lungo confronto che si svolge al Mes tra Roberto Gualtieri e Enzo Amendola e la delegazione di Iv. I ministri Teresa Bellanova e Elena Bonetti e i capigruppo Maria Elena Boschi e Davide Faraone impiegano tre ore per presentare al titolare di via XX settembre le 62 "critiche e considerazioni" sulla bozza arrivata "nottetempo". I renziani fanno le pulci al draft in modo preciso e puntuale: riferimenti alle pagine, correzioni delle ripetizioni, richieste politiche nette.
Dal governo: "Incontro costruttivo" In realtà i membri dell'esecutivo assicurano che la nuova bozza del Recovery, datata 29 dicembre, comprende già molte delle richieste avanzate dai partiti e prevede un cronoprogramma e obiettivi precisi. Bellanova e compagni, però, non ci stanno: "Sui contenuti non ci siamo, ci separa un abisso. Abbiamo mandato 30 pagine, loro una bozza di Recovery plan modificata dopo la conferenza stampa di Renzi e arrivata ieri notte", dicono lasciando il Mef. Anche se fonti di governo descrivono un altro scenario, spiegando che c'è stato un confronto "costruttivo", con "distanze su alcuni temi che andranno risolte nel tavolo politico", ma anche "punti di convergenza". In ogni caso, la discussione "non è stata da 'abbisso'".
Nuovo incontro prima dell'Epifania Un nuovo confronto, quindi, si renderà necessario nei prossimi giorni. Una riunione politica, che dovrebbe tenersi a palazzo Chigi prima dell'Epifania, per trovare l'accordo prima del Consiglio dei ministri. Le distanze sono quelle di sempre. I renziani, ad esempio, chiedono di mettere in campo tutti gli interventi in deficit possibili, creando debito buono attraverso gli investimenti. Tiene il freno a mano tirato, invece, Gualtieri, che ribadisce la necessità di non perdere d'occhio la sostenibilità del quadro complessivo.
Le divergenze da appianare Restano poi il "radicale dissenso" dopo la volontà espressa da Conte di tenere la delega sui servizi segreti, i "nodi da sciogliere" in fatto di giustizia, la necessità di mettere mano alle riforme istituzionali, le infrastrutture e il 5g. Boschi chiede due settimane perché si arrivi a un "vero coinvolgimento degli stakeholder" che fin qui non c'è stato. Per il premier e il titolare del Mes, però, adesso bisogna "correre". Anche i Dem, dopo aver presentato le proprie proposte aspettano i fatti, "sempre con uno spirito costruttivo e di responsabilità". Ma basta chiacchiere.