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Primarie Pd, i candidati: no alleanza con M5s e niente patrimoniale

Giachetti, Martina e Zingaretti lanciano un appello comune a una forte partecipazione al voto di domenica, prevedendo oltre "un milione di persone" ai gazebo

Primarie Pd, i candidati: no alleanza con M5s e niente patrimoniale - foto 1
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I tre candidati a guidare il Partito democratico, Roberto Giachetti, Maurizio Martina e Nicola Zingaretti, lanciano un appello comune a una forte partecipazione al voto di domenica, prevedendo oltre "un milione di persone" ai gazebo.

Se la partecipazione sarà alta, per i tre sarà un segnale di vitalità anche per le Europee. I candidati assicurano che non ci sarà alcuna alleanza con il M5s, ma soprattutto un "no concorde" alla patrimoniale.

Durante il confronto televisivo, su Sky Tg24, non mancano domande incrociate tra i candidati e un appello finale. E' proprio su una di queste domande che viene toccato uno dei temi più delicati. "Roberto, dopo questa bella esperienza delle primarie, lavori con noi a prescindere dai risultati, o dobbiamo aspettarci un'altra rottura?", chiede Martina a Giachetti. La risposta è rassicurante fino a un certo punto. "Dipende da quale sarà la linea del Pd e dove vorrà andare", ribatte Giachetti, "se coincide con i miei valori starò in minoranza e non voglio posti in segreteria, se il Pd viene portato con i 5stelle o si fa rientrare chi è uscito non è più casa mia".

Interviene Zingaretti che tira le somme, difendendosi anche da una delle accuse che più volte gli sono state rivolte: "Allora abbiamo una notizia, che Giachetti non se ne andrà, perchè nessuno vuole andare con i Cinquestelle o proporre formule datate. Basta caricature", ma "bisogna costruire un'alleanza con le persone". Certo che, puntualizza Giachetti, "vi ricordate l'Unione, da Mastella a Bertinotti? Io non voglio ritornare a quello, voglio andare avanti" per cui "la vocazione maggioritaria è un'ambizione".

E Renzi? "Renzi vi manca?" chiede il conduttore. "Ho con lui un ottimo rapporto", risponde Zingaretti, "non l'ho mai votato ma l'ho sempre rispettato e mi auguro che non ci manchi nell'ambito di un partito pluralista e che voglia dare il suo contributo". Giachetti è diretto: "Non mi manca perchè io sono assolutamente leale, non mi manca perchè ringraziando Iddio c'è, è l'arma di punta della nostra opposizione". Infine, Martina: "Io direi quanto manchiamo noi a Renzi, penso che anche lui viva la sfida fondamentale di costruire un'alternativa a questa destra". Basta comunque, secondo Martina, con il dualismo renziani o antirenziani.

Unico momento di reale tensione tra Giachetti e Zingaretti sull'astensione in Europa di otto eurodeputati Pd sul voto in Venezuela, tra questi Goffredo Bettini sostenitore di Zingaretti. Ora occhi puntati sulla competizione di domenica. Martina e Zingaretti scommettono che potrà coinvolgere oltre "un milione di persone". Se la partecipazione risulterà alta sarà un segnale di vitalità per i Dem anche in vista delle Europee, sfida per la quale Martina è convinto si possa arrivare "oltre il 20%".