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Pd, clima infuocato nel giorno della direzione: rischio spaccatura sulle regole del voto per le primarie

Bonaccini punta il dito contro "chi non era del partito", riferendosi alla Schlein, che spinge per consultazioni online. Letta avverte: "Le regole del congresso devono essere condivise"

Clima teso nel Pd nel giorno della direzione in cui si decide sulle regole del voto per le primarie, mentre si va verso lo slittamento di una settimana della data.

Una giornata di riunioni e colloqui separati non è bastata, finora, a trovare un'intesa sul tema delle primarie online, chieste da Elly Schlein. Gli altri candidati al congresso non appoggiano l'idea, soprattutto Stefano Bonaccini e Paola De Micheli.

 

Gianni Cuperlo, che ha dato una disponibilità a discutere, ha espresso una preferenza per il voto nei gazebo e ha invitato tutti a non dividersi sulle regole. Lo stesso appello che arriva da Enrico Letta, attento a preservare il suo ruolo di "arbitro" della contesa, ma preoccupato per la possibile spaccatura che potrebbe verificarsi in direzione. Il rischio della conta è infatti concreto, la Schlein per ora non indietreggia e dal comitato Bonaccini è arrivata una nota piuttosto dura.

 

 

"Le regole del nostro congresso sono già state cambiate per consentire a chi non era del Partito democratico di partecipare a questo percorso", si legge in una nota del comitato del presidente dell'Emilia Romagna. Ovviamente "chi non era nel partito" è una formula per puntare il dito contro la Schlein, che ha ripreso la tessera del Pd solo da poco. "La sola ipotesi che si possa spaccare il partito, per cambiarle ancora a congresso già in corso, anziché confrontarsi su come rilanciarlo, sarebbe sciagurata", aggiungono.

 

I sostenitori della Schlein ribattono: "Perché dobbiamo avere paura della partecipazione?". E un parlamentare aggiunge: "E' molto grave questa nota del comitato Bonaccini, siamo allibiti. Non è questione di regole, stiamo parlando di dare una risposta alla domanda di partecipazione".

 

Già martedì pomeriggio Letta si era fatto sentire. Il segretario ha contattato tutti i candidati al congresso - durante la pausa della riunione sulle regole - e ha fatto filtrare un avvertimento: "Le regole del congresso devono essere condivise. Questa è stata fin dall'inizio la nostra stella polare. Niente forzature e niente lacerazioni. Serve senso di responsabilità per non guastare un percorso - che tra l'altro ha portato oltre 18mila persone a dire la propria e a impegnarsi con i questionari della 'Bussola' - con fratture che in questo momento vanno assolutamente evitate".

 

"Il Nazareno non sosterrà proposte che non siano sostenute da tutti". Ad ora queste regole condivise ancora non ci sono, anzi. E' arrivata, appunto, la nota del comitato Bonaccini e la reazione "allibita" dei sostenitori della Schlein. Si tratterà ancora. Poi si va in direzione e lì si rischia una spaccatura sulle regole del voto.

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