LA RISPOSTA

Palazzo Chigi: "I ministri tengano i toni giusti, Conte fuori dalla dialettica elettorale, lui coordina"

Dall'entourage del premier si prova a smorzare la tensione ma su famiglia e sicurezza tra M5s e Lega è sfida incrociata

18 Mag 2019 - 12:04
 © ansa

© ansa

Fonti di Palazzo Chigi hanno chiarito la posizione del premier Giuseppe Conte sulle ultime polemiche politiche. "Il Presidente del Consiglio Conte non partecipa alla competizione elettorale e non si lascia certo coinvolgere nella dialettica che la sta caratterizzando - fanno sapere -. Piuttosto invita tutti i ministri a mantenere toni adatti a chi rappresenta le istituzioni".

"Il Presidente del Consiglio non dà e non ha mai dato ordini - proseguono -. Come previsto dall'art. 95 della Carta dirige la politica generale del Governo e ne è responsabile. Coordina l'attività di tutti i ministri, nessuno escluso".

Di Maio: "Su dl famiglia in gioco il futuro del governo" - "Posso passare sopra a tutto. Davvero sopra a tutto. Ci si può piccare per qualcosa e si può discutere. Possiamo essere in disaccordo su alcuni punti e si trova un punto di equilibrio. Funziona così quando si governa in due. Questo vale per l'Autonomia. Ci sediamo e ragioniamo. Vale per il salario minimo, che noi vogliamo fissare ad almeno 9 euro lordi l'ora. Ci sediamo e ragioniamo. C'e' una cosa però su cui non transigo. Una su cui non voglio discutere. Sono gli aiuti alle famiglie!". Lo scrive su facebook il vicepremier Luigi Di Maio. "Io lo dico forte e chiaro: sulle famiglie si regge il futuro di questo governo. Mi prendo anche gli attacchi e gli insulti senza piagnucolare come fa qualcun altro, ma se qualcuno blocca un provvedimento che punta a stanziare un primo miliardo per le famiglie solo per il gusto di aggredire il MoVimento 5 Stelle no, non ci sto!. L'importante è fare le cose, non sabotarle!", attacca.

Il ministro per la Famiglia e le disabilità, Lorenzo Fontana, risponde duramente al vicepremier. "Leggo dal documento della ragioneria dello Stato che il decreto che ha presentato Di Maio, e sul quale ha scatenato forti accuse nei miei confronti e nei confronti della Lega, non avrebbe le coperture. Mi spiace notare che da diverso tempo, in particolar modo oggi, il vicepremier Di Maio dica menzogne nei miei riguardi e nei confronti dei miei collaboratori".

La Lega rilancia sul decreto sicurezza bis - Se Di Maio mette sul piatto i provvedimenti per la famiglia, la Lega rilancia con il decreto sicurezza bis, che il premier Conte aveva già detto essere rinviato a dopo le elezioni e sul quale ci sono comunque alcune perplessità da parte del MoVimento. "Il decreto sicurezza dovrà essere all'ordine del giorno del prossimo consiglio dei ministri" ribadiscono fonti del Viminale sottolineando che il provvedimento è pronto: "i tecnici hanno limato gli ultimi aspetti, il testo è solido, ragionevole e necessario".

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri