Nuovo mandato fino al 2026

Commissione Intermediterranea, Roberto Occhiuto rieletto presidente: economia blu e transizione ecologica tra le priorità

"Continuerò a fare pressione per la creazione di una macroregione mediterranea", ha detto il Governatore della Regione Calabria 

03 Lug 2024 - 19:14
 © Tgcom24

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Il governatore della Regione Calabria e vice segretario nazionale di Forza Italia, Roberto Occhiuto, è stato rieletto presidente della Commissione Intermediterranea (CIM), di cui fanno parte 38 regioni di 8 Stati membri dell’Unione europea e di altri Paesi, tra cui Albania, Cipro, Francia, Grecia, Italia, Malta, Marocco e Spagna.

Che cos'è la Commissione Intermediterranea

 Creata in Andalusia nel 1990 per esprimere gli interessi comuni delle Regioni del Mediterraneo negli importanti negoziati europei, la Commissione Intermediterranea (CIM) è uno dei 6 ambiti di intervento della Commissione delle Regioni Marittime Periferiche (CRPM), il cui scopo è favorire lo sviluppo del dialogo euromediterraneo e la cooperazione territoriale sui temi di trasporti, politica marittima integrata, coesione economica e sociale, acqua ed energia. Attraverso la Commissione Intermediterranea, la CRPM affronta le principali questioni sollevate dalle Regioni che si affacciano sul Mar Mediterraneo, come la difesa degli interessi comuni di questi territori nelle principali politiche dell'UE, l’integrazione del ruolo delle autorità regionali nel concetto euromediterraneo e la realizzazione di progetti strategici “pilota” su tematiche di forte impatto territoriale.

Due giorni di sessioni

 La rielezione di Roberto Occhiuto è arrivata nell'ambito della due giorni dell’Assemblea Generale della CIM, svoltasi in videoconferenza, durante la quale si sono susseguite diverse sessioni tematiche. La prima giornata è stata dedicata quasi interamente alle questioni climatiche, tra cui la gestione dell’acqua per la resilienza idrica nelle Regioni mediterranee, la desertificazione, il carbon farming (un'innovativa tecnica agricola mediante la quale le emissioni vengono incamerate nel suolo) e la revisione della Carta di Bologna, che dal 1990 è servita come quadro di riferimento per la collaborazione regionale sulla protezione delle coste nel Mediterraneo. Nella seconda giornata, invece, il lavoro della Commissione è stato improntato alla discussione di una futura macroregione mediterranea. A questo proposito è intervenuto il presidente Occhiuto, che attraverso la sua relazione ha sottolineato l’esigenza di cooperazione tra le Regioni che oggi compongono la Commissione e che si trovano ad affrontare sfide socioeconomiche e ambientali, come il cambiamento climatico, la perdita di biodiversità, la desertificazione e la fuga dei cervelli.

La rielezione di Occhiuto

 Al termine dei lavori e della dichiarazione finale della Commissione Roberto Occhiuto è stato riconfermato presidente della Commissione Intermediterranea fino al 2026. Il presidente Occhiuto era stato eletto per la prima volta presidente della Commissione Intermediterranea durante l’Assemblea Generale della CIM che si era tenuta a Villa San Giovanni (Reggio Calabria) il 29 e 30 giugno 2023. 

L'impegno per la creazione di una macroregione mediterranea

 Nel ringraziare i membri della Commissione per il sostegno nuovamente dimostrato nei suoi confronti, Occhiuto ha subito fatto il punto: "Guardando al futuro", ha dichiarato, "uno dei miei obiettivi primari per il nuovo mandato sarà quello di continuare a fare pressione per la creazione di una macroregione mediterranea, con una strategia e un'azione credibile ed efficace". L'urgenza del presidente è quella di mantenere alto l'interesse su questi temi: "Ho più volte stimolato il ministro per gli Affari Esteri italiano, Antonio Tajani, sulla questione, e ancora lo farò". "Il mese scorso", ha continuato, "la CIM ha inviato una lettera a mia firma ai ministeri competenti di Francia, Italia, Spagna, Portogallo, Grecia e Malta, chiedendo loro di includere la creazione della macroregione mediterranea come argomento di discussione nell’ultima riunione del Consiglio, che, se anche non accolta, porterà visibilità al nostro lavoro preliminare con l'Ue per la futura Macro-Regione MED". Tra le altre priorità della Commissione, Occhiuto ha poi sottolineato lo sviluppo sostenibile della nostra economia blu, il rafforzamento delle politiche di conservazione dell'ambiente, il contrasto al cambiamento climatico e la promozione della transizione ecologica in tutto il bacino del Mediterraneo.

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