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Nadef, governo: confermati gli aiuti alle famiglie e il taglio cuneo | Il premier Meloni: basta con gli sprechi del passato

Superbonus, il Pd: "Niente proroga, bocciati tutti gli emendamenti". Il Pil del 2024 crescerà dell'1,2%, con la stima fissata ad aprile pari al +1,5%. Il debito per il 2024 è fissato al 140,1%.

Il Consiglio dei ministri ha approvato la Nadef, la nota di aggiornamento al documento di economia e finanza, con la quale il governo ha intenzione di confermare "gli aiuti alle famiglie con redditi medio bassi e il taglio del cuneo".

L'impostazione di bilancio sarà quindi "all'insegna della serietà e del buon senso", fanno sapere fonti dell'esecutivo che prevede "l'avvio dell'applicazione della delega fiscale per proseguire nella politica di riduzione delle tasse".

Per quanto riguarda gli obiettivi di indebitamento che il governo stima nella Nadef, si parla di un deficit che sale al 5,3% nel 2023 per la contabilizzazione del Superbonus e che sarà fissato nel quadro programmatico al 4,3% nel 2024 liberando 0,7 punti, circa 14 miliardi di deficit, per la manovra. Secondo il documento i bonus edilizi avranno un impatto negativo sui conti pubblici e, in assenza di questi, il debito sarebbe sceso di un punto percentuale all'anno. I bonus edilizi comportano un sostanziale incremento del fabbisogno pubblico nel corso dell'intera legislatura, riducendo gli spazi di manovra per finanziare interventi a favore dell'economia reale e delle famiglie.

 

Il Pil del 2024, secondo il documento, crescerà dell'1,2%, con la stima fissata ad aprile pari al +1,5%. Il debito per il 2024 è fissato al 140,1%. Tra le scelte di politica economica, ci sarà la "prosecuzione dei rinnovi contrattuali del pubblico impiego con particolare riferimento alla sanità".

 

Giorgetti: confermeremo cuneo, natalità e risorse per P.a.

 "Per l'anno prossimo abbiamo posto l'asticella" del deficit al 4,3%, è ciò "dovrebbe permetterci di confermare interventi indispensabili a beneficio dei redditi medio bassi, in particolare il taglio cuneo e misure premiali per la natalità oltre a stanziamenti significativi per rinnovo del contratto del pubblico impiego". Lo ha detto il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti in conferenza stampa. Giorgetti ha aggiunto che "riteniamo di aver fatto le cose giuste", e di essere nella cornice delle regole europee. "Non rispettiamo il 3%" del deficit "ma la situazione complessiva non induce a ritenere di fare politiche procicliche che alimentano la recessione e quindi l'asticella si sposta a un livello di ragionevolezza". 

 

Giorgetti ha inviato lettera sulla Nadef a Bruxelles

 Il ministro dell'Economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti ha inviato alla Commissione europea la lettera con i dati della Nadef 2023approvata dal Cdm. Lo fa sapere il ministero dell'Economia. "Credo che alla Commissione ci siano delle persone che hanno fatto e fanno politica, e quindi diversamente dai banchieri centrali che fanno il loro mestiere e decidono in autonomia da altri tipi di considerazione, credo che comprenderanno la situazione, come la comprendono tutti i miei colleghi ministri delle finanze europei che gestiscono una situazione di rallentamento dell'economia e in qualche caso di recessione", ha quindi spiegato Giorgetti.

 

Per il Ponte primo stanziamento nel 2024

 "Nel 2024 ci sarà un primo stanziamento" per il Ponte sullo Stretto "connesso all'effettivo allestimento del cantiere". Lo ha detto il ministro Giorgetti spiegando che "il fondo opere infrastrutturali finanzierà come altre infrastrutture anche il Ponte sullo Stretto. Il profilo temporale e l'impegno economico dipendono da quello del progetto e i relativi stati di avanzamento. Il ministero delle Infrastrutture ha trasmesso la scadenza temporale dell'impegno".

 

Due miliardi di spending review nel 2024

 "Ho due testimoni al tavolo, l'ho detto in Consiglio dei ministri: il lavoro che non hanno fatto i singoli ministri lo farà il ministro dell'Economia in loro vece e addirittura intensificherà i tagli della spending review", ha aggiunto Giorgietti. E ha spiegato che si punta a "2 miliardi nel 2024 di taglio spese, compreso quanto già previsto", ossia 300 milioni.
 

 

Meloni, in manovra basta con gli sprechi del passato

 "Abbiamo varato la Nadef, ovvero la cornice che definisce la prossima legge di bilancio. Stiamo lavorando per scrivere una manovra economica all'insegna della serietà e del buon senso. E che mantenga gli impegni che abbiamo preso con gli italiani: basta con gli sprechi del passato, tutte le risorse disponibili destinate a sostenere i redditi più bassi, tagliare le tasse e aiutare le famiglie", scrive sui social il premier Giorgia Meloni parlando di "alcuni importanti provvedimenti" approvati oggi dal Consiglio dei ministri.

 

Superbonus, Pd: "Niente proroga, bocciati tutti gli emendamenti"

 Sul Superbonus "governo e maggioranza hanno bocciato tutti gli emendamenti" e non ci sarà quindi alcuna proroga. Lo rendono noto i senatori del Pd, Michele Fina, Lorenzo Basso e Nicola Irto, a margine dei lavori sul "dl asset". "Abbiamo concluso i lavori delle Commissioni ottava e nona del Senato con un risultato pessimo per gli italiani", hanno commentato gli esponenti Dem.

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