POLEMICA CON MALTA

Migranti, Salvini: "Possiamo bloccare i bilanci Ue" e Juncker replica: "L'Italia rispetti le regole"

Il ministro dell'Interno commenta lo scontro con Malta, accusata di "far arrivare i profughi a Lampedusa". Il presidente Ue: "Il Paese ha già beneficiato della flessibilità in passato"

11 Nov 2018 - 19:22
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Il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, ha commentato l'ultima polemica con Malta, accusata dal Viminale di "regalare bussola e benzina ai migranti per farli arrivare a Lampedusa". "Abbiamo dimostrato che sappiamo difendere i confini - ha spiegato Salvini - e dimostreremo che, eventualmente, possiamo anche bloccare bilanci e attività europee fino a che l'Europa e qualche Paese continuerà a prendere in giro gli italiani".

Juncker a Salvini: "L'Italia ha avuto flessibilità in passato, ora rispetti le regole" - "Le regole esistono per essere rispettate, soprattutto dall'Italia che negli ultimi anni ha beneficiato di tutti gli elementi di flessibilità che abbiamo aggiunto alla griglia di lettura economica del patto di stabilità", ha replicato al vicepremier il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, in un'intervista alla tv France 24. Questa flessibilità, ha precisato, "ha consentito all'Italia di spendere 30 miliardi in più" rispetto a quanto avrebbe dovuto.

E aggiunge: "Abbiamo fatto in modo di inserirenella griglia di lettura della flessibilità il costodell'accoglienza dei migranti in Italia". Quindi, ha aggiunto, "non èvero che l'Europa non sarebbe stata là dove la si attendeva.Vorrei però che ci mettessimo d'accordo il prima possibile suriforma del diritto di asilo e degli accordi di Dublino. Madobbiamo farlo tutti insieme e non uno contro l'altro".

Intanto, a margine della sua visita a Eicma a Milano, il ministro dell'Interno ha ricordato la conferenza, che si terrà a Palermo, sulla Libia, Paese fondamentale per la gestione del flusso dei migranti. "L'iniziativa italiana per discutere del futuro della Libia è un'occasione - ha spiegato Salvini -. A differenza di quello che fanno i francesi, il governo italiano si pone come mediatore, non vuole imporre, non pretende nulla, non fissa date di elezioni, non vuole imporre le sue aziende". E ha poi concluso: "Quindi spero che tutti in Libia capiscano che l'unica via d'uscita per il Paese è il dialogo con l'Italia".

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