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Migranti, Lamorgese: "14mila arrivi nel 2020, picco a luglio" 

La ministra dellʼInterno ha anche parlato delle difficoltà nellʼaccoglienza causate dal Covid-19. Intanto il sindaco di Pozzallo denuncia la fuga di altri 15 migranti dallʼhotspot cittadino: "La città chiede maggiore sicurezza"

Sono circa 14mila i migranti sbarcati da inizio 2020 sulle coste italiane. E' la ministra dell'Interno, Luciana Lamoregese, a fornire il dato spiegando che "il numero che ha fatto alzare l'asticella è quello che deriva dal mese di luglio, quando c'è stata una fortissima crisi politica ed economica in Tunisia e persone che non avrebbero mai pensato di abbandonare il proprio Paese e si sono avventurate verso le nostre coste". 

Lamorgese: "Covid complica le cose" Circa le problematiche in questo particolare momento nell'accoglienza dei migranti, la ministra ha quindi spiegato come si sia "cercato di organizzare tutto per evitare che ci siano contagi e cercare di isolare coloro che sono positivi tenendo presente che le collettività non li accettano. E il Covid rende ancora più complicate le cose, anche per i migranti e per il fatto che noi li teniamo in quarantena".

 

Lamorgese: "Verso centri di accoglienza gestiti dai Comuni" Lamoregese ha poi spigato che il lavoro sul decreto immigrazione "è chiuso. Sto aspettando il parere dell'Anci perché cambia un po' il sistema di accoglienza. I Centri di accoglienza dovranno essere gestiti dai Comuni. Spero di poter mandare il testo a Palazzo Chigi prima di ferragosto, poi se ne parlerà a settembre. La cosa importante è aver trovato un testo condiviso con la maggioranza". 

 

"Modificato il sistema di accoglienza per i richiedenti asilo" Nel nuovo decreto immigrazione, ha quindi proseguito la ministra, abbiamo recepito "tutte le osservazioni che erano state formulate dalla Presidenza della Repubblica. E siamo andati oltre: abbiamo modificato il sistema accoglienza anche per coloro che sono richiedenti asilo, affinché entrino nel circuito di accoglienza identico a quello che oggi è riservato a coloro che sono titolari di protezione umanitaria, ritornando un po' come era prima".

 

Quindici migranti fuggiti dall'hotspot di Pozzallo Intanto altri 15 migranti sono fuggiti dalla struttura di accoglienza all'interno del porto di Pozzallo. A dare la notizia il sindaco Roberto Ammatuna: "Non è compito del Sindaco entrare nel merito dell'organizzazione e della sicurezza della struttura - spiega il primo cittadino -. E' però compito del sindaco chiedere maggiore tranquillità per i propri cittadini. Ecco perché la città chiede maggiore sicurezza per impedire la fuga di una tipologia di immigrati, gran parte tunisina, che ha il solo unico fine di fuggire e non rispettare le leggi del Paese che li ha accolti, forse anche perché esasperati da continue quarantene a cui sono sottoposti".

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