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Il premier Giuseppe Conte sta lavorando "per un accordo con gli altri Paesi Ue" in vista di "una redistribuzione immediata dei 450" migranti ora a bordo di navi Gdf e Frontex. Se non ci sono risposte dai partner, dicono da Palazzo Chigi, "non sarà consentito lo sbarco". La decisione, continuano, è stata presa dopo una "lunga e cordiale" telefonata con Matteo Salvini. Le ipotesi alternative sono "rientro in Libia o permanenza a bordo per i riconoscimenti".