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Mes, Crimi: "Non ci piace, ma non faremo ostruzionismo sulla riforma" | Di Maio: "Non mettete Conte sul patibolo"

"Con noi al governo non sarà mai attivato", ha detto il capo politico del Movimento in assemblea. Ma i "frondisti" sono sul piede di guerra

"La riforma del Mes non ci piace, certo, ma ho detto che non faremo ostruzionismo se tutti gli altri Paesi europei stanno andando in quella direzione e sono quegli stessi Stati con cui ci troviamo a giocare una partita molto più complessa per il futuro dell'Ue, una partita per arrivare a una visione più ampia". Lo ha detto il capo politico M5s, Vito Crimi, in assemblea. "Con noi al governo il Mes non sarà mai attivato", ha aggiunto.

"Strumento obsoleto" "Lo abbiamo detto in tutte le salse. Il Mes è uno strumento che non ci piace, obsoleto e potenzialmente dannoso e neanche la riforma e' all'altezza di affrontare una situazione come quella del Covid", ha ribadito Crimi

 

 

"Pieno sostegno a Conte e al governo" "Tutti siamo consapevoli dell'importanza di supportare l'azione del governo in un momento storico così difficile per il Paese. E tutti siamo convinti che sia necessario dare il massimo sostegno al presidente Conte, che deve poter andare in Europa con un mandato chiaro, forte dell'appoggio del Parlamento e del Paese, come già avvenuto in occasione del Recovery Fund", ha sottolineato Crimi. In Conte, ha proseguito, "abbiamo la massima fiducia perché ha dimostrato di aver sempre saputo difendere e curare al meglio gli interessi del nostro Paese di aver portato dall'Europa più risultati di chiunque prima di lui".

 

"Gualtieri in Europa con pieno mandato M5s" "Gualtieri è andato in Europa con il pieno mandato perché mi sono assunto la responsabilità di non indebolire la posizione del nostro paese nei rapporti internazionali europei", ha quindi spiegato il capo politico del Movimento in assemblea, dove ha aggiunto che non si poteva "mandare il ministro dell'Economia in Europa senza mandato, a dire, come unico Paese dell'Europa, fermiamo tutto, dopo che abbiamo gridato a gran voce, e ottenuto, che l'Europa affrontasse questa crisi sanitaria, economica e sociale come un corpo solo, mettendo in campo ogni risorsa e strumento disponibile".

 

Di Maio: "Irresponsabile votare contro il governo" Rischio rottura sul Mes? Il 9 dicembre non si vota sull'accesso al Mes, che non sarà possibile perché i numeri non ci sono in aula. Sarebbe da irresponsabili votare contro il governo e contro il premier che chiede l'autorizzazione ad andare in Europa a chiedere di utilizzare i 209 miliardi di Recovery fund". E' la posizione del pentastellato Luigi Di Maio, ministro degli Esteri.

 

Ai dissidenti: "All'Italia serve stabilità" "L'Italia ha bisogno di stabilità. Noi dobbiamo dargliela. Non potete portare Conte sul patibolo. Chi non voterà quella risoluzione, voterà contro il presidente del Consiglio dei ministri e il suo governo che viene in aula a chiedere la fiducia del Parlamento per andare in Europa anche a trattare lo sblocco dei fondi del Recovery fund. Lo trovo francamente folle e irresponsabile", è il messaggio di Di Maio ai dissidenti.

 

"Il Mes non sarà attivato, mancano i numeri in aula" "In aula - ha sottolineato Di Maio - non si voterà per accedere al Mes. E' una bugia. Il presidente del Consiglio all'Eurosummit si dovrà esprimere sulla riforma. Una riforma che io stesso ho definito peggiorativa e che andava fermata anni fa. Ma i numeri per essere approvato in parlamento non ci sono Siamo al governo della settima potenza mondiale, in una fase come quella che stiamo vivendo serve grande senso di responsabilità. Non cadiamo nelle trappole di chi ci vuole deboli, di chi lavora solo per colpirci".

 

"Non diamo il fianco a chi vuole sostituire Conte" "Ho capito che mi dite che Gualtieri non vi ha dato ascolto in Commissione ma non è che per questo noi andiamo contro il presidente del Consiglio che abbiamo nominato noi. Io non ho paura di tornare al voto. Il problema è che perdiamo Conte. E trovare un altro nome come il suo non ci riusciamo", ha messo in chiaro Di Maio rivolgendosi ai "frondisti". "Io non ho paura neppure di un rimpasto, non ho paura di far un'altra squadra di governo. Ma se diamo il fianco a questa cosa qui, diamo fianco a quella parte delle forze politiche che vuole cambiare il presidente del Consiglio".

 

"Frondisti" in assemblea sul piede di guerra Ma la tensione in assemblea è stata alta. Dopo Crimi e Di Maio, sono intervenuti anche alcuni della cinquantina di sottoscrittori della lettera che chiedeva ai vertici un rinvio della riforma del Mes in una logica di pacchetto. A quanto riferito hanno preso la parola, tra gli altri, Raphael Raduzzi, Francesco Forciniti, Alvise Maniero, Emanuela Corda e Davide Zanichelli per ribadire la la pericolosità del Mes a prescindere dall'utilizzo della linea di credito. Molti di loro hanno annunciato che non intendono votare a favore della risoluzione: "Noi voteremo contro", ha detto Maniero.

 

Bonafede: "Irresponsabile mettere in difficoltà il governo" "Il confronto, anche acceso, si svolga all'interno dell'assemblea per trovare una sintesi. In un momento come questo, con la pandemia in corso e i sacrifici che milioni di italiani stanno facendo, è da irresponsabili pensare di mettere in difficoltà il governo. Non ce lo perdonerebbero mai. Dobbiamo essere compatti e difendere e sostenere il lavoro che sta portando avanti il presidente del Consiglio". E' il commento del ministro Alfonso Bonafede all'assemblea dei parlamentari M5s.

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