L'eurodeputato del Pd, candidato alla presidenza della Regione Marche in quota campo largo, rende nota la notizia in un video: "Sorprendentemente ho ricevuto un avviso di garanzia". Fdi attacca, gelo di Conte
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"Sono ovviamente sereno nel merito, però sono anche molto amareggiato e molto arrabbiato perché capite che questa cosa arriva il giorno dopo la convocazione delle elezioni". Matteo Ricci, europarlamentare dem e candidato alla guida della Regione Marche, commenta così l'avviso di garanzia ricevuto nell'ambito dell'inchiesta "Affidopoli", per presunte irregolarità di affidi del Comune di Pesaro quando era sindaco. È stato lo stesso Ricci ad annunciare in un video sui social di essere indagato.
La vicenda è quella dei fondi assegnati dal Comune nella passata legislatura, in particolare a due associazioni culturali, per oltre 500mila euro, per vari interventi e opere tra cui il murale dedicato a Liliana Segre e l'installazione di un casco gigante in onore del campione di MotoGP Valentino Rossi. Una prassi di affidamenti diretti e senza gara da cui, secondo i pm, anche l'allora sindaco Ricci avrebbe ricevuto utilità, ma non patrimoniali quanto in termini di "consenso politico" all'insegna di un'amministrazione dinamica.
Sono in tutto 24 gli avvisi di garanzia per l'ipotesi di corruzione. Nell'inchiesta della procura di Pesaro, gli indagati potrebbero essere sentiti entro la fine di luglio. L'indagine ruota attorno a incarichi e contributi affidati tra il 2014 e il2019 senza bando pubblico ad associazioni tra cui Opera Maestra e Stella Polare. Gli inquirenti stanno scavando dopo aver acquisito documenti, determine, delibere di giunta e verbali di commissione, per verificare anche relazioni tra uffici e le varie associazioni. Per l'accusa, le procedure messe in atto per questi interventi avrebbero aggirato gli obblighi di legge, con anche un contorno di sponsorizzazioni opache, sfociando in corruzione per utilità di vario tipo.
"Sorprendentemente - osserva l'eurodeputato del Pd nel video diffuso - ho ricevuto un avviso di garanzia sulla vicenda annosa degli affidi, dei murales, delle feste, del casco di Valentino Rossi ormai sulla stampa da un anno". "Sono sorpreso perché io in vita mia, in 15 anni di amministrazione, - assicura - non mi sono mai occupato di affidamenti pubblici e lavori e mi sono sempre fidato ciecamente dei miei dirigenti e dei collaboratori come ho fatto in questo caso. L'ho ripetuto per mesi e lo ripeterò anche al procuratore che spero di vedere il prima possibile".
"Fra l'altro l'accusa è curiosa - continua - perché mi si dice che non avrei ottenuto nessuna utilità patrimoniale ma una utilità in termini di consenso politico e si dice una cosa che io smentisco, cioè che conoscessi queste associazioni, mentre io non c'ho mai avuto a che fare direttamente". L'avviso di garanzia è arrivato il giorno dopo la formalizzazione delle date per le elezioni fissate dal governatore uscente per i giorni 28 e 29 settembre. Ricci si dice "sereno nel merito", ma "amareggiato e arrabbiato" per la tempistica: "Sono convinto che smonteremo subito le accuse perché siamo estranei nei fatti. Quando un sindaco governa ha tantissimi collaboratori: se un collaboratore sbaglia il sindaco è parte lesa, perché viene tradita la fiducia".
La notizia spiazza gli alleati e scuote le Marche. La leader del Pd, Elly Schlein non commenta, mentre la presa di posizione di Giuseppe Conte suona come un avviso al candidato. Il leader M5s augura a Ricci "di chiarire al più presto con l'autorità giudiziaria questa vicenda per diradare gli eventuali dubbi e poter svolgere in piena serenità la campagna elettorale". Ma si riserva di "valutare approfonditamente le contestazioni mosse" perché "una condotta disonesta sarebbe incompatibile con i principi e i valori" del Movimento. Chi va all'attacco è Fratelli d'Italia, partito del governatore uscente Francesco Acquaroli. Il deputato di Fdi Antonio Baldelli, sottolinea il principio di presunzione d'innocenza sul piano giudiziario ma elenca le "responsabilità politiche da cui Ricci non può sottrarsi" come per "Affidopoli" nel quale "appaiono altrettanto gravi e ineludibili".