IL PRESIDENTE ANTONIO DECARO

Manovra, l'allarme dell'Anci: "Rischiamo più tasse e meno servizi"

Secondo Antonio Decaro, la legge di bilancio è "positiva sotto il profilo degli investimenti, ma non sotto quello della spesa corrente"

30 Dic 2018 - 08:51
 © lapresse

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La Manovra rischia di produrre effetti negativi per i Comuni italiani, con l'aumento delle tasse e il taglio dei servizi. E' il timore manifestato dal presidente dell'Anci, Antonio Decaro, secondo cui nel 2018 città e paesi dello Stivale sono stati impegnati a "ricostruire le loro comunità" tra le macerie sociali e fisiche di terremoti e crolli. "La Manovra risulta positiva sotto il profilo degli investimenti, ma non sotto quello della spesa corrente".

Da un lato "ritroviamo le risorse che erano state sottratte dal Piano Periferie, dall'altro lato lo svincolo degli avanzi di amministrazione e contemporaneamente 400 milioni di euro per i Comuni fino a 20mila abitanti, sono risorse importanti per gli investimenti dei nostri Comuni", ha sottolineato il sindaco di Bari.

"Purtroppo però - ha proseguito - non ritroviamo risorse di competenza dei Comuni. Per esempio nel passaggio Imu-Tasi c'erano 300 milioni di euro per 1.800 Comuni e ora ne troviamo solo 190, ma non abbiamo ottenuto nemmeno il ristoro dei 560 milioni che erano stati tagliati da una norma del 2014, e che l'anno prossimo non sarà più in vigore".

"Mentre città metropolitane e province ottengono il ristoro - ha osservato Decaro - nella legge finanziaria non ci sono i 560 milioni di euro previsti per i Comuni, che avranno due possibilità: o aumentare le aliquote fiscali oppure ridurre i servizi nei confronti dei cittadini".

Ai timori per i bilanci comunali del prossimo anno, si aggiungono, secondo il presidente dell'Anci, le difficoltà che hanno colpito diverse città italiane nell'anno che sta per finire: "Un altro terremoto, il crollo del ponte a Genova e i sindaci impegnati in una fase di ricostruzione".

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