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Mamma di Paola Taverna verso lo sfratto, la senatrice M5s: "Fatto ricorso, non capisco la polemica"

Alla donna 80enne dovrebbe essere tolto lʼalloggio perché secondo il Comune di Roma non ne ha più diritto. La figlia: "È malata, non conta che io abbia una casa. Non viviamo insieme"

Mamma di Paola Taverna verso lo sfratto, la senatrice M5s:
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La casa romana della madre della senatrice Paola Taverna è al centro di una polemica, sollevata da La Repubblica, perché vive in un alloggio popolare senza averne più diritto in quanto risulta intestataria di altri immobili.

A sua difesa è intervenuta l'esponente M5s affermando: "Dopo un accertamento sembra che mia madre non abbia più diritto al suo alloggio. Ovviamente, come tutti i cittadini, ha agito per via legale. Esercita un suo diritto".

Il caso - Come ricostruito da Repubblica, la madre 80enne della senatrice, Graziella Bartolucci, vive dal 1994 in un alloggio Ater sulla Prenestina e per il quale versa un affitto a canone agevolato. A gennaio l'ufficio Erp e Decadenze del Comune di Roma le ha contestato la mancanza dei requisiti per poter continuare a beneficiare dell'assegnazione, malgrado sia molto affezionata alla casa dove abita da 25 anni e dove ha cresciuto le figlie Paola e Annalisa.

Le motivazioni della mancata riassegnazione - Secondo gli uffici, la famiglia Taverna risulta infatti proprietaria di altri immobili, tra i quali uno in particolare "situato nel Comune di Roma adeguato alle esigenze del nucleo familiare". Dunque, per esubero di reddito, avrebbe perso il titolo a occupare un immobile Erp. Dopo una lunga istruttoria sui redditi relativi agli anni 2007, 2009 e 2011, emerge che le proprietà dei Taverna, sommate, superano la soglia limite stabilita dalla normativa regionale.

Il ricorso della famiglia Taverna - A questo punto i familiari si affidano a un legale che produce il ricorso contestando lo sforamento dei limiti di reddito in quanto ritiene che il patrimonio della madre non possa essere cumulato con quello della figlia, considerato che dal 1998 non abitano più insieme. Le argomentazioni, però, vengono respinte: per il Campidoglio, infatti, la documentazione è stata consegnata oltre i termini legali e secondo la legge regionale sia il richiedente sia tutti i componenti presenti nell'alloggio devono possedere i requisiti idonei. Inoltre, da quanto risulta all'Anagrafe, la senatrice Paola Taverna ha mantenuto la residenza nell'immobile Ater fino al giugno 2012.

Paola Taverna: "Mia madre sta agendo bene" - "Credo che mia madre stia agendo bene e credo che mia madre a 80 anni abbia tutto il diritto di desiderare di morire nella stessa casa nella quale è vissuta", ha affermato la senatrice M5s. La Taverna ha quindi attaccato: "Mia madre percepisce una pensione minima e vive in una casa popolare dove ho vissuto anche io per tanti anni. Quindi qual'è la notizia che voleva dare oggi la Repubblica? Forse che la mia famiglia è una famiglia povera? O che io non mi sono arricchita con il mio lavoro e che potevo utilizzare 200mila euro che ho scelto di restituire per la casa di mia madre? Ma, sapete, per noi del M5s il ruolo che stiamo svolgendo serve per risolver i problemi di tutti e non i nostri problemi personali". La senatrice ha concluso il suo post sostenendo di "non provare vergogna a venire da una famiglia povera e ancora meno non provare imbarazzo a dire che la mia famiglia non è diventata benestante".

Raggi: "Su madre Taverna si seguirà la legge" - Sull'argomento è intervenuto anche il sindaco di Roma, Virginia Raggi: "Faccio una premessa, io questo caso l'ho appreso dalla stampa, la senatrice Taverna mai si è permessa di chiamare l'amministrazione o me, e lo sottolineo. Sicuramente gli uffici faranno tutte le indagini e si seguirà la legge esattamente come per tutte le altre persone".