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M5s: "Di Maio premier? Solo una fake news, noi non vogliamo poltrone"

Il leader pentastellato: "In questa estate surreale leggo di tutto su futuri ruoli e incarichi. A noi interessa solo che il 22 agosto si voti il taglio dei parlamentari. Chi sfiducerà Conte eviterà tale misura"

M5s:
ansa

"Quanto riportato da alcuni organi di stampa", in merito alle voci che vogliono Matteo Salvini avere offerto a Luigi Di Maio la poltrona di Palazzo Chigi per ricomporre la frattura nel governo, "è totalmente falso".

Lo si legge in una nota del M5s. "Nessuno dei quotidiani ha contattato fonti ufficiali del Movimento con l'intento di verificare questa clamorosa fake news - si ribadisce -. Non ci interessano le poltrone e i giochi di palazzo".

Anche Di Maio smentisce: "Su ruoli e incarichi solo assurdità" - Smentisce anche Luigi Di Maio che, in un post su Facebook, scrive: "In questa estate surreale, in cui la Lega ha fatto cadere il governo in pieno agosto fregandosene del Paese e degli italiani, leggo continue fake news su futuri ruoli, incarichi, strategie. Tutte cose che non ci interessano. Tutte assurdità veicolate ad arte da qualcuno sui giornali per nascondere la verità. Nessuno dei quotidiani ha contattato fonti ufficiali del Movimento con l'intento di verificare questa clamorosa fake news. Sono cascati nel giochino di qualcuno, ma siamo abituati ormai.

"Chi sfiducia Conte eviterà il taglio dei parlamentari" - E aggiunge: "A noi interessa una sola cosa arrivati a questo punto: che il 22 agosto - quando è fissata la seduta della Camera - si voti il taglio dei parlamentari. Aspettiamo le forze politiche il 20 agosto in aula. Chi sfiducerà Conte lo farà per evitare che si voti il taglio dei parlamentari. Questa è la realtà. Possiamo far risparmiare mezzo miliardo di euro agli italiani. Il Movimento 5 stelle c'è e c'è sempre stato per il bene dell'Italia".

Zingaretti: "Pronti al voto, no ai governicchi" - Da parte sua, il segretario del Pd Nicola Zingaretti dice no a governicchi solo per fare la manovra e spiega che il Pd "è pronto ad andare alle elezioni" anche se precisa di essere disponibile, in caso di eventuali consultazioni, a formare una nuova maggioranza se ce ne saranno le condizioni. Devono però, precisa, "essere condizioni vere e serie e di alto profilo", che saranno verificate "insieme al presidente Mattarella".