Ius scholae, Camera: ok commissione al mandato al relatore, maggioranza si spacca
Il testo punta a riconoscere a quasi un milione di under 18 (nati in Italia o arrivati entro i 12 anni) la possibilità di chiedere la cittadinanza italiana dopo aver frequentato almeno 5 anni di scuola
La Commissione Affari costituzionali della Camera ha dato il via libera alla proposta di legge sulla cittadinanza sulla base dello ius scholae, votando il mandato al relatore a riferire in Aula.
In base a quanto deciso nell'ultima capigruppo della Camera, il testo approderà nell'Assemblea di Montecitorio mercoledì pomeriggio, con la discussione generale. La maggioranza si è spaccata sul voto: la Lega ha votato contro il testo con Fdi.
Il testo punta a riconoscere il ruolo della scuola consentendo a quasi un milione di under 18 (nati in Italia o arrivati entro i 12 anni) la possibilità di chiedere la cittadinanza italiana dopo aver frequentato almeno 5 anni di scuola.
Dare ai ragazzi la cittadinanza anche prima della maggiore età mette d'accordo tutto il centrosinistra (a favore sono M5S e Pd, Leu e Italia Viva) ma potrebbe spaccare il centrodestra. Se Forza Italia, che ha votato in commissione l'adozione di un testo base, ha una posizione più dialogante, Lega e Fratelli d'Italia fanno muro: la cittadinanza "non è un biglietto a premi e si decide a 18 anni", ha detto Matteo Salvini mentre per Fdi si tratta di "uno ius soli mascherato".
Lega: "Prove tecniche di sharia in Italia" - "Prove tecniche di sharia in Italia. Con un emendamento a dir poco folle del Pd al cosiddetto ius scholae, si vorrebbe consentire a un solo genitore straniero, residente nel nostro Paese, la possibilità di chiedere e ottenere la cittadinanza italiana per il proprio figlio indipendentemente dalla volontà del coniuge e del diretto interessato. Roba da matti", hanno spiegato i deputati della Lega in commissione Affari costituzionali.
Proprio alla vigilia del voto si è svolto in piazza Capranica, a pochi passi da Montecitorio, un flash mob organizzato dalla Rete per la riforma della cittadinanza: in piazza è stato celebrato un matrimonio tra l'Italia e oltre un milione di giovani ancora senza cittadinanza.
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