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Il Consiglio dei ministri approva il Decreto sicurezza bis: stretta sui cortei violenti

Salvini esulta: "Non cʼè repressione della libertà di pensiero. Sono tranquillo sulla costituzionalità". Sanzioni severe per chi agisce alle manifestazioni con caschi, bastoni o mazze

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Il Consiglio dei ministri ha approvato il Decreto sicurezza bis.

E' quanto si apprende da fonti di governo. La seduta è durata circa due ore. "Habemus decretum", ha commentato soddisfatto il vicepremier leghista, Matteo Salvini, in conferenza stampa dicendosi "assolutamente certo" della costituzionalità del decreto. Previste sanzioni severe per chi agisce alle manifestazioni con caschi, bastoni o mazze.

Intesa prima delle Europee - Sul decreto sicurezza bis "c'erano stati degli interventi" già prima delle Europee, "eravamo in dirittura d'arrivo ma eravamo arrivati a ridosso della giornata della competizione elettorale. Io stesso avevo chiesto a Salvini di rinviarlo, in quanto convocare un Cdm due giorni prima delle Europee non mi sembrava opportuno", ha affermato il premier Giuseppe Conte a Palazzo Chigi.

Giro di vite sui cortei violenti - Nel decreto sicurezza bis "c'è un capitolo cui tengo particolarmente che inasprisce le sanzioni per chi agisce con caschi, bastoni o mazze contro le forze dell'ordine: non sono le normali manifestazioni pacifiche, come capirete", ha invece commentato il leader della Lega Salvini in conferenza stampa.

Salvini: "Nessuna repressione della libertà di pensiero" - Proprio su quest'ultimo punto, Salvini ha precisato che il provvedimento non è "troppo repressivo": "Abbiamo specificato che gli episodi di violenza durante pubbliche manifestazioni debbano prevedere concreto pericolo a persone o cose con l'utilizzo di razzi, petardi, mazze o bastoni. Non penso che la libertà di pensiero di qualunque italiano passi attraverso strumenti di questo tipo", ha spiegato il vicepremier che si è detto poi "assolutamente tranquillo" sulla costituzionalità del decreto. 

Le nuove norme sugli stadi - Nel decreto, nella parte sulla violenza legata alle manifestazioni sportive, si prevede inoltre "un apparato preventivo e sanzionatorio già in essere prima dell'inizio del prossimo campionato di calcio", come spiegato dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega allo Sport, Giancarlo Giorgetti.