© ansa
La riforma costituzionale sulla separazione delle carriere dei magistrati "rappresenta un tentativo, neanche troppo velato, di indebolire l'autorità giudiziaria e il suo governo autonomo. Una riforma che vuole realizzare una riscrittura dei rapporti tra poteri dello Stato attraverso il controllo del potere giudiziario da parte del potere esecutivo". Così il segretario dell'Anm, Rocco Maruotti, all'assemblea nazionale della Cgil contro mafia e corruzione. "Una riforma - aggiunge Maruotti - che vuole allentare il controllo di legalità sulla politica e privare la giurisdizione dell'autorevolezza di cui solo un giudice autonomo e indipendente può godere. Tutto questo non potrà mai tradursi in un vantaggio per i cittadini, se non che per alcuni cittadini meno uguali degli altri".