FOTO24 VIDEO24 Logo Mediaset ComingSoon.it Donne logo mastergame Grazia Meteo.it People sportmediaset_negative sportmediaset_positive TGCOM24 meteo.it
Podcast DirettaCanale 51
Temi del momento

Messina Denaro, Giorgia Meloni: "Il 16 gennaio sia il giorno di chi combatte la mafia, non serve accordarsi con i criminali per batterli"

Il premier: "Arresto è una vittoria dello Stato sulla mafia". Il vicepremier Tajani: "Operazione straordinaria". Tutto il mondo della politica festeggia la cattura del super latitante boss di Cosa Nostra

Giorgia Meloni festeggia l'arresto di Matteo Messina Denaro.

"Una grande vittoria dello Stato che dimostra di non arrendersi di fronte alla mafia", ha commentato il presidente del Consiglio proponendo che il 16 gennaio sia ricordato come "il giorno di chi combatte la mafia". "All'indomani dell'anniversario dell'arresto di Totò Riina, un altro capo della criminalità organizzata viene assicurato alla giustizia. Non serve accordarsi con la mafia per batterla", ha aggiunto. "Operazione straordinaria, è stato assestato un duro colpo alla mafia", le ha fatto eco il vicepremier Tajani. "Dopo trent'anni di latitanza è finito in manette il superboss", ha detto, invece, il vicepremier Salvini.

 

 

Mattarella sente Piantedosi e si congratula

  "Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha telefonato al Ministro dell'Interno e al Comandante dell'Arma dei Carabinieri per esprimere le sue congratulazioni per l'arresto di Matteo Messina Denaro, realizzato in stretto raccordo con la Magistratura". Lo si legge in una nota del Quirinale.

 

Meloni: "La lotta alla mafia proseguirà senza tregua"

 "All'indomani dell'anniversario dell'arresto di Totò Riina - ricorda il premier Giorgia Meloni - un altro capo della criminalità organizzata viene assicurato alla giustizia. I miei più vivi ringraziamenti, assieme a quelli di tutto il governo, vanno alle forze di polizia, e in particolare al Ros dei Carabinieri, alla Procura nazionale antimafia e alla Procura di Palermo per la cattura dell'esponente più significativo della criminalità mafiosa". E ancora: "Il governo assicura che la lotta alla criminalità mafiosa proseguirà senza tregua, come dimostra il fatto che il primo provvedimento di questo esecutivo - la difesa del carcere ostativo - ha riguardato proprio questa materia".

 

 

"Non serve accordarsi con la mafia per batterla"

 Parlando a Quarta Repubblica, su Rete 4, il presidente del Consiglio ha sottolineato come l'Italia abbia "dimostrato che non c'è bisogno di mettersi d'accordo con la mafia per batterla. Qualcuno vuole dire che non abbiamo magistrati, inquirenti, forze dell'ordine all'altezza di sconfiggere la mafia? È una tesi che non sosterrò mai. Ci sono quelli che stanno facendo complottismo, magari per attaccare il governo, perché l'obiettivo è sempre il tema della politica. Ma ci sono delle materie in cui la politica dovrebbe passare in secondo piano. Oggi una cosa è andata bene e qualcuno lo deve dire".

 

"Merito del valore degli inquirenti"

 "Si dice che tutti sapevano dov'era e lo hanno preso ora che c'è questo governo", ha proseguito la premier. "Quindi la tesi era che finché c'era la sinistra al governo non lo andavano ad acchiappare? Quelli che sostengono questa tesi, per paradosso sono quelli che al governo ci stavano. Cosa ci stanno dicendo, che tutti sapevano dove si trovava ma gli altri partiti al governo non sono andati a prenderlo? Non lo so. Io posso garantire che oggi c'è un governo di centrodestra e questo latitante è stato preso. Io credo che questo dipenda dal valore e dalla capacità degli inquirenti".

 

"Rabbia per autoflagellazione quando lo Stato vince"

 "Mi fa un po' arrabbiare che noi non riusciamo a festeggiare mai, che dobbiamo sempre autoflagellarci", ha dichiarato Meloni. "Mi fa arrabbiare che, quando lo Stato italiano, finalmente, in un momento in cui abbiamo mille problemi, può cantare vittoria, noi stiamo lì a inventarci che non può essere così. È un insulto a chi sacrifica la vita per consentire all'Italia di ottenere queste vittorie, lavorando 24 ore al giorno, sette giorni su sette, 365 giorni all'anno per i pedinamenti, ascolto di ore e ore di telefonate, senza vedere la famiglia o andare in vacanza".

 

Matteo Messina Denaro catturato dopo 30 anni di latitanza

Cappellino, cappotto di montone e occhiali da vista scuri. E' così che si presentava Matteo Messina Denaro al momento dell'arresto. L'uomo, visibilmente ingrassato rispetto alle ultime foto conosciute su di lui, che risalgono a diversi anni fa, tenuto sotto braccio dai carabinieri, ha attraversato a piedi in manette, per alcune centinaia di metri, il viale della clinica dopo l'arresto, arrivando in strada, prima di essere portato via a bordo di un mezzo dei carabinieri del Ros

Leggi Tutto Leggi Meno

 

Tajani: "Operazione straordinaria, lo Stato vince sulla mafia"

 "Con l'arresto di Matteo Messina Denaro l'Italia assesta un duro colpo alla mafia. Grazie ai Carabinieri, che hanno portato a termine questa straordinaria operazione. Grazie, siamo orgogliosi di voi. Lo Stato vince sulla mafia": lo scrive su Twitter il ministro degli Esteri, Antonio Tajani.

 

 

Berlusconi: "Stato più forte, avanti per la vittoria definitiva"

 "Un altro importante passo nella lotta contro la criminalità organizzata! L'arresto di Matteo Messina Denaro, dopo 30 anni di latitanza e di ricerca senza sosta da parte delle forze dell'ordine, dimostra ancora una volta che lo Stato è più forte e la mafia non vincerà. Congratulazioni a tutti coloro che sono stati coinvolti nelle operazioni, alla magistratura e a chi ogni giorno, lontano dai riflettori, lavora per difenderci e assicurarci una giustizia giusta. Con i nostri governi abbiamo dato nuovo impulso alla lotta contro la criminalità organizzata, con regole più efficaci: continueremo questa battaglia fino alla vittoria definitiva contro chi uccide e calpesta la dignità umana, contro chi opprime intere aree del nostro a Mezzogiorno". Lo scrive sui social il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi.

 

Salvini: Messina Denaro in manette, bella giornata per Italia

 "Dopo trent'anni di latitanza è finito in manette il super boss Matteo Messina Denaro. È con profonda emozione che ringrazio le donne e gli uomini dello Stato che non hanno mai mollato, confermando la regola che prima o poi anche i più grandi criminali in fuga vengono braccati e assicurati alla Giustizia. È una bella giornata per l'Italia e che serve da ammonimento per i mafiosi: le istituzioni e i nostri eroi in divisa non mollano mai". Lo dice il Vicepremier e Ministro Matteo Salvini.

 

Letta: "Giorno storico, la mafia alla fine perde sempre"

 "Complimenti alle forze dell'ordine, alla magistratura e a tutti coloro che hanno reso possibile la cattura di Matteo Messina Denaro. La mafia alla fine perde sempre. Un messaggio fondamentale di questo storico 16 gennaio". Lo scrive su Twitter il segretario del Pd Enrico Letta.

 

Conte: "Complimenti a magistrati e forze dell'ordine, la mafia non deve vincere"

 "Complimenti ai magistrati e alle forze dell'ordine per l'arresto di Matteo Messina Denaro. La mafia non deve vincere, la mafia non può vincere. Lo Stato non deve abbassare le difese né ora né mai", scrive su Twitter il leader del M5s, Giuseppe Conte.

 

Renzi: "Notizia bellissima, risultato storico"

 "L'arresto di Matteo Messina Denaro è una notizia bellissima, è un risultato storico. Questa è una giornata di festa per tutto il Paese. Complimenti a chi ci ha lavorato a cominciare da inquirenti e forze dell'ordine. Oggi un giorno di felicità. Bravi tutti. Viva l'Italia", ha scritto il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, su Twitter.

 

Calenda: "Grande vittoria dello Stato"

 "L'arresto di Matteo Messina Denaro è una grande vittoria dello Stato che oggi dimostra tutta la sua forza. Una sfida vinta dagli uomini e dalle donne della magistratura e delle forze dell'ordine a cui va il nostro ringraziamento. Un giorno storico per l'Italia". Cosi' il leader di Azione, Carlo Calenda.

 

Piantedosi: "Risultato storico"

 "Grandissima soddisfazione per un risultato storico nella lotta alla mafia" ha dichiarato il ministro dell'interno Matteo Piantedosi appena appresa la notizia al suo arrivo ad Ankara per incontrare il suo omologo turco. "Complimenti alla Procura della Repubblica di Palermo e all'Arma dei Carabinieri che hanno assicurato alla giustizia un pericolosissimo latitante. Una giornata straordinaria per lo Stato e per tutti coloro che da sempre combattono contro le mafie".

 

Matteo Messina Denaro catturato dopo 30 anni di latitanza

Cappellino, cappotto di montone e occhiali da vista scuri. E' così che si presentava Matteo Messina Denaro al momento dell'arresto. L'uomo, visibilmente ingrassato rispetto alle ultime foto conosciute su di lui, che risalgono a diversi anni fa, tenuto sotto braccio dai carabinieri, ha attraversato a piedi in manette, per alcune centinaia di metri, il viale della clinica dopo l'arresto, arrivando in strada, prima di essere portato via a bordo di un mezzo dei carabinieri del Ros

Leggi Tutto Leggi Meno

 

La Russa: "Bellissima notizia per l'Italia"

 "Desidero rivolgere il mio sincero ringraziamento a tutti coloro che hanno contribuito all'arresto di Matteo Messina Denaro, la cui cattura è una notizia bellissima per la nostra Nazione. All'indomani dell'anniversario dell'arresto del Capo dei capi Totò Riina, magistratura e forze dell'ordine hanno inferto oggi un altro colpo durissimo alla criminalità organizzata. Bene cosi', la lotta alla Mafia non conosca tregua". Così il presidente del Senato, Ignazio La Russa.

 

Fontana: "Hanno vinto lo Stato e la legalità"

 "Desidero esprimere i sentimenti della più viva soddisfazione per la cattura di Matteo Messina Denaro e rivolgere a tutte le istituzioni e all'Arma dei Carabinieri la più sentita riconoscenza per questo risultato straordinario". Lo afferma il presidente della Camera Lorenzo Fontana. "Oggi hanno vinto lo Stato e gli italiani che credono nei valori della legalità e della giustizia. Un pensiero commosso va a tutte le vittime della mafia, alle loro famiglie e a tutti i magistrati che hanno sacrificato la propria vita nella lotta alla criminalità organizzata come i giudici Falcone, Borsellino e il Beato Rosario Livatino", conclude.

 

Crosetto: "Complimenti alle forze ordine"

 "Arrestato Matteo Messina Denaro! Complimenti alle forze dell'ordine, alla magistratura, alle migliaia di persone che ogni giorno, in silenzio, lavorano per difendere la giustizia. Grazie ai ROS e ai magistrati per il loro lavoro!". Così, in un tweet, il ministro della Difesa Guido Crosetto commenta l'arresto a Palermo del numero uno di Cosa nostra.

 

Musumeci: "Vince lo Stato"

 "Vince lo Stato! È una giornata meravigliosa per l`Italia. È una giornata di riscatto per la Sicilia. A trent'anni dall'arresto di Riina. Complimenti ai carabinieri dei Ros che non si sono mai fermati per assicurare alla giustizia questo pericoloso latitante". Lo dichiara il ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci.

 

 

Gelmini: "Grande successo dello Stato"

 "Dopo trenta anni di latitanza il boss Matteo Messina Denaro è stato assicurato alla giustizia grazie al lavoro dell'Arma dei Carabinieri. Un grande successo per lo Stato, un grande giorno per la lotta alla mafia. In questo momento il pensiero va a chi ha dato la vita nella lotta alla mafia, come i giudici Falcone e Borsellino, e a tutte le vittime di questo efferato sodalizio criminale". Così Mariastella Gelmini, vicesegretario e portavoce di Azione.

 

Rita dalla Chiesa: "Omaggio alla verità"

 "Ringrazio di cuore le forze dell'ordine: è un omaggio alla verità. Proprio ieri avevo scritto al capitano Ultimo per l'arresto di Totò Riina. Incredibile che sia avvenuto proprio nei giorni in cui va in onda la fiction dedicata a mio padre (il generale dei carabinieri, Carlo Alberto dalla Chiesa, ndr). Certo ora c'è da capire da chi è stato 'coperto' in questi 30 anni". Lo ha detto Rita dalla Chiesa, deputata di Forza Italia, commentando l'arresto del boss mafioso latitante mafioso Matteo Messina Denaro.

 

Schifani: "Grande giorno per la Sicilia e l'Italia"

 "Oggi è un grande giorno per la Sicilia e per l'Italia intera, l'arresto di Matteo Messina Denaro è un colpo durissimo inflitto alla mafia. Tutti devono sapere che in questa Terra non ci possono essere spazi né di illegalità né d'impunità". Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani. "Esprimo a nome mio e della giunta - aggiunge il governatore siciliano - un sincero ringraziamento alle forze dell'ordine e alla magistratura. È la conferma che lo Stato c'è e che prima o poi tutti i mafiosi vengono assicurati alla giustizia. Oggi tutti i siciliani onesti devono festeggiare, da domani sarà opportuna una riflessione per capire come sia stato possibile che uno dei mafiosi più pericolosi sia rimasto in circolazione per più di trent'anni", conclude Schifani.

 

Cocer carabinieri: "Grande vittoria"

 Il Cocer carabinieri nell’apprendere la notizia dell’arresto del latitante Matteo Messina Denaro, formula il suo plauso ai carabinieri del ROS, del Provinciale di Palermo e del GIS, sottolineando come la cattura di oggi è il termine di un percorso mai interrotto e che per anni ha visto l’impegno diuturno anche dell’arma dei carabinieri in stretta collaborazione con l’Autorità Giudiziaria e le altre forze di polizia. "L’arresto del capo di Cosa Nostra – sottolinea il Cocer carabinieri – è una grande vittoria dello Stato che dimostra come l’attenzione sul cancro mafioso è sempre alta. Per il tramite del Comandante Generale dell’arma dei carabinieri, Generale di Corpo d’Armata Teo Luzi, - conclude il Cocer – intendiamo estendere il nostro grazie a tutti i Carabinieri delle varie articolazioni che, in questi lunghi anni, hanno continuato a lavorare riuscendo, all’indomani dell’anniversario dell’arresto di Totò Riina, ad assicurare alla giustizia un altro capo della criminalità organizzata".

TI POTREBBE INTERESSARE

Commenti
Commenta
Disclaimer
Grazie per il tuo commento

Sarà pubblicato al più presto sul nostro sito, dopo essere stato visionato dalla redazione

Grazie per il tuo commento

Il commento verrà postato sulla tua timeline Facebook

Regole per i commenti

I commenti in questa pagina vengono controllati
Ti invitiamo ad utilizzare un linguaggio rispettoso e non offensivo, anche per le critiche più aspre

In particolare, durante l'azione di monitoraggio, ci riserviamo il diritto di rimuovere i commenti che:
- Non siano pertinenti ai temi trattati nel sito web e nel programma TV
- Abbiano contenuti volgari, osceni o violenti
- Siano intimidatori o diffamanti verso persone, altri utenti, istituzioni e religioni
- Più in generale violino i diritti di terzi
- Promuovano attività illegali
- Promuovano prodotti o servizi commerciali