la protesta dell'attore

Gassman: “Togliete il nome di mio padre dal teatro del Remigration Summit di Gallarate"

Nella sala si è svolto il raduno dell'ultradestra europea lo scorso 17 maggio

19 Mag 2025 - 14:44
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"Togliete il nome di mio padre dal teatro che ha ospitato il Remigration Summit":  Alessandro Gassman, figlio di Vittorio, è categorico nel suo messaggio al sindaco di Gallarate (Varese) Andrea Cassani (Lega) due giorni dopo la riunione dell'ultradestra europea, dai contenuti xenofobi con proposta di misure estreme per evitare "la "sostituzione etnica in Europa", che si è svolta il 17 maggio nel teatro in questione intitolato proprio a Vittorio Gassman. Ma il figlio non ci sta e sui social sfoga così, con un messaggio rivolto direttamente al primo cittadino del comune alle porte di Milano. 

"Caro sindaco, leggo che nel teatro intitolato a mio padre nella vostra cittadina è avvenuta la riunione internazionale dei partiti di estrema destra europei (neo fascisti e nazisti) . Se nelle sue intenzioni c'è quella di continuare a ospitare, in un luogo di cultura, manifestazioni con slogan razzisti e illiberali, le chiedo di togliere il nome di mio padre al suddetto teatro. Mio padre ebbe parenti deportati e uccisi dai nazifascisti. Grazie" 

Secca la replica del sindaco di Gallarate che subito ha rispedito al mittente lo sfogo dell'attore: "Gassman non avrebbe mai combattuto le idee con la censura" - è il commento di risposta indirizzato all'attore. 

È prevedibile che,comunque, la questione possa riaccendere il dibattito politico e culturale sull’opportunità di ospitare convegni di matrice estremista all’interno di spazi civici. Insomma la polemica è solo all'inizio

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