Tensione nell'Autorità

Garante della Privacy, si dimette il segretario generale Angelo Fanizza | Report: aveva chiesto di spiare le mail dei dipendenti

Il passo indietro arriva dopo le rivelazioni della trasmissione, secondo cui il magistrato avrebbe chiesto di procedere con urgenza all'estrazione della posta elettronica dei lavoratori dell'Autorità in un tentativo finalizzato alla ricerca della "talpa" che ha permesso la diffusione delle informazioni interne

20 Nov 2025 - 21:43
 © Ansa

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Nuovo scossone all'interno del Garante della Privacy. Dopo il rifiuto di lasciare l'incarico da parte dei componenti del collegio a seguito delle richieste di dimissioni arrivate da più parti all'indomani dell'inchiesta della trasmissione Report, a rassegnare le dimissioni è il segretario generale Angelo Fanizza. La motivazione, sempre secondo le indiscrezioni di Report, risiederebbe proprio in un tentativo di violazione della privacy, evidentemente finalizzata alla ricerca della "talpa" che ha permesso la diffusione delle informazioni e della corrispondenza interna.

La richiesta contestata e il documento interno

 Secondo quanto ricostruito da Report, all'interno dell'Autorità è stato diffuso un documento riservato nel quale Fanizza chiedeva al dirigente del dipartimento informatico di procedere con urgenza all'estrazione della posta elettronica, degli accessi vpn, delle cartelle condivise e degli spazi di rete utilizzati dai dipendenti. L'indicazione riguardava anche sistemi documentali e di sicurezza. La richiesta, datata 4 novembre, risale a due giorni dopo la prima puntata dell'inchiesta della trasmissione di Rai3, che aveva portato alla diffusione di informazioni interne. Il tentativo di ricostruire eventuali responsabilità per la cosiddetta "talpa" ha generato una forte contestazione e sollevato rilievi sul fronte della tutela dei dati personali.

La reazione dei dipendenti e il ruolo del dirigente informatico

 La diffusione del documento ha provocato una reazione immediata del personale. Il dirigente del dipartimento per la sicurezza informatica ha informato i lavoratori e ha denunciato l'illegittimità della richiesta avanzata dal segretario generale. L'assemblea del personale, riunita nel corso della giornata, ha votato all'unanimità la richiesta di dimissioni dell'intero collegio del Garante. Il clima, già segnato dalle tensioni scaturite dalle precedenti rivelazioni, si è così ulteriormente aggravato, rendendo inevitabile l'uscita di Fanizza, che non ha reso note dichiarazioni pubbliche sulle motivazioni alla base della sua decisione.

La posizione del collegio del Garante

 In una nota diffusa in serata, il collegio del Garante ha dichiarato la propria "totale estraneità" rispetto alla comunicazione firmata dall'ex segretario generale e riguardante la richiesta di dati dei dipendenti relativi all'uso dei sistemi informatici. L'Autorità ha ricordato come l'accesso, da parte del datore di lavoro, ai dati personali dei dipendenti possa costituire violazione della normativa sulla privacy. Il collegio ha quindi preso le distanze dal contenuto del documento contestato, cercando di preservare la credibilità istituzionale dell'Autorità in una fase di particolare esposizione pubblica.

Il profilo di Angelo Fanizza e l'incarico interrotto

 Fanizza, magistrato del Tar del Lazio e dottore di ricerca in diritto pubblico dell'economia, ha ricoperto per molti anni incarichi di docenza all'Università di Bari. La sua nomina a segretario generale del Garante era stata comunicata il 10 ottobre e avrebbe dovuto estendersi fino alla scadenza del mandato del collegio, prevista per il 29 luglio 2027. La decisione di lasciare l'incarico, maturata in serata, arriva in un contesto già appesantito dalle contestazioni interne e dalle critiche rivolte alla gestione amministrativa dell'Autorità.

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